Avellino, nuovi fondi dal ministero per il turismo delle aree interne

Ieri mattina al centro sociale di Sant'Angelo dei Lombardi la presentazione delle attività

Avellino, nuovi fondi dal ministero per il turismo delle aree interne
di Giulio D'Andrea
Mercoledì 8 Maggio 2024, 09:53
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Nuove forme di turismo possibile, soprattutto nelle aree interne. È la sfida del progetto sul Turismo esperienziale finanziato dal Ministero per il Sud e la Coesione territoriale, insieme al Ministero del Turismo, grazie al Fondo sperimentale per la formazione turistica esperienziale destinato dalla Legge di Bilancio 2020 alle regioni del Mezzogiorno. L'obiettivo è migliorare le capacità professionali degli operatori turistici e valorizzare il patrimonio storico, culturale, artistico di location meno conosciute, da scoprire o riscoprire. Ieri mattina al centro sociale di Sant'Angelo dei Lombardi la presentazione delle attività, in particolare sulla formazione, affidate in Campania alla Fondazione Its Bact.

«Gli operatori hanno sottolineato i promotori dell'iniziativa - sono stati formati attraverso uno stage per la realizzazione e la commercializzazione di un'esperienza turistica per valorizzare la storia, le risorse locali, la popolazione».

Due le proposte didattiche e progettuali sviluppate dagli studenti del corso per la provincia di Avellino. Una riguarda il paese di Rocca San Felice, l'altro è incentrato sul borgo di Castelvetere. Entrambe le tesi fanno leva sulle finalità del progetto ministeriale e sulla specificità dei borghi irpini.

A Rocca e Castelvetere si fondono storia e ambiente e soprattutto i paesi sono caratterizzate da centri storici completamente rimessi a nuovo. Luoghi lontani dai flussi principali, destinazioni e itinerari meno battuti dal turismo di massa. Posti dove è possibile che le esperienze si traducano nella ricerca di benessere fisico e psicologico. E la parola chiave è autenticità, esperienze reali da vivere in un mondo che è sempre più a distanza, virtuale e tecnologico. Altro termine ricorrente è sostenibilità. Per il rispetto dell'ambiente innanzitutto e della cultura delle destinazioni visitate.

«Esperienze significative che permettono ai viaggiatori di comprendere il patrimonio culturale, apprezzare i luoghi in modo più profondo e ricco, e costruire ricordi indelebili», aggiungono da Its Bact. Così, con questa e altre iniziative, le zone più interne d'Irpinia provano a scommetere sul turismo. Il turismo delle radici, quello dei beni culturali che attendono di essere ristrutturati e poi gestiti o messi in rete.

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È una scommessa, che parte dalla formazione dei giovani come punto focale. Il progetto in Campania ha visto prima un percorso sulle attività formative. Al termine di queste sono partiti gli eventi finali in ogni provincia coinvolta per presentare alla comunità e a gli esperti i prodotti realizzati, che verranno in seguito collaudati insieme alle amministrazioni e agli operatori turistici dei singoli territori. A Pozzuoli il 23 Aprile si è tenuto il primo dei convegni previsti, tutti aperti al pubblico; il 3 Maggio si è replicato a Giungano per la tappa salernitana. E ieri la tappa dell'edizione di Avellino.

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