Europee, Del Basso De Caro: «Sanniti con poche chances»

L'ex deputato ha spiegato il motivo per il quale il Pd sannita sosterrà il sindaco di Bari Antonio Decaro

Umberto Del Basso De Caro
Umberto Del Basso De Caro
di Anna Liberatore
Domenica 5 Maggio 2024, 00:00
4 Minuti di Lettura

«Auguro a ciascuno dei candidati sanniti un buon risultato, in linea con le proprie aspettative. Francamente non mi pare abbiano molte chances di successo però apprezzo sempre l'impegno di chi si misura con il corpo elettorale e la pubblica opinione. Soprattutto quando lo si fa con elezioni, una delle poche rimaste, in cui c'è il voto di preferenza ed è possibile misurare anche sul piano personale la propria valenza». È lo scenario delineato da Umberto Del Basso De Caro, già amministratore e assessore presso il Comune di Benevento, nonché consigliere regionale e deputato, in vista delle elezioni europee rispetto alle candidature dei tre sanniti in gara: Sandra Mastella, Luigi Barone e Piernicola Pedicini. Seppur senza cariche e incarichi, De Caro resta «l'anima mundi» del Partito democratico sannita e, pur avendo concentrato le proprie energie nella propria professione (è avvocato penalista), non perde d'occhio l'attività del partito a cui non fa mancare la propria vicinanza e contributo.

Il Pd sannita sosterrà Antonio Decaro alle Europee?

«Sì.

Naturalmente vi sono poi altre due preferenze e i nostri elettori saranno liberi di scegliere per chi votare. Decaro è nostro amico ed è noto perché oltre ad essere sindaco di Bari è tutt'ora presidente dell'Anci, l'associazione nazionale dei comuni italiani. Sono stato anche deputato insieme a lui, abbiamo un buon rapporto e lo sostengo con piacere».

Perché non c'è un candidato sannita in lista?

«Ci avevano chiesto un uomo e una donna e avevamo anche la possibilità di farlo ma mettere un candidato di Benevento significava sostenerlo fino alla fine e bloccare una preferenza. Non sono convinto che i cittadini scriveranno tre nomi sulla scheda».

Amministrative, il Pd si gioca una partita importante a San Giorgio del Sannio.

«Si vota in tanti comuni del Sannio e San Giorgio è quello demograficamente più grande. Abbiamo affidato a Giovanna Petrillo, che è vicesegretario provinciale e anche assessore comunale uscente, un mandato esplorativo per discutere all'interno del partito e fuori di esso e trovare la soluzione migliore per poter partecipare in modo virtuoso. Le prossime ore saranno quelle decisive».

Sugli altri Comuni?

«Siamo presenti dappertutto o con il livello apicale, vale a dire il candidato sindaco, o con una buona presenza nelle liste civiche».

Le Europee anticipano le Regionali. Il centrodestra punta a prendersi la presidenza di Palazzo Santa Lucia, c'è modo di contrastarlo?

«Spero di sì, non mi pare che il centrodestra in Campania sia messo bene come nel resto d'Italia. È più debole strutturalmente ed ha un gruppo dirigente non all'altezza di quelli del Pd. Possiamo vincere, soprattutto se il candidato dovesse essere l'uscente Vincenzo De Luca».

Perché c'è ancora possibilità sul terzo mandato?

«Allo stato no, ma bisogna vedere dopo le Europee come cambieranno gli scenari, anche all'interno dei singoli partiti. Non c'è una verità assoluta».

Dopo le Europee si potrebbe pensare anche alla fine del commissariamento del partito in Campania?

«In merito vi è una grave responsabilità e non è nostra. Le platee congressuali sono state definite ed il congresso si sarebbe potuto celebrare da tempo, è stata una scelta politica nazionale che personalmente non ho mai condiviso ma sono costretto a rispettare. Il partito è commissariato già da due anni e sono un'eternità per una forza in una regione che è la prima dell'Italia meridionale e che esprime numerose personalità. Penso a Vincenzo De Luca, ma anche al sindaco di Napoli Gaetano Manfredi».

Ricoprirebbe cariche istituzionali in futuro?

«Non ho mai avuto timore di misurarmi e credo, numeri alla mano, di aver fatto sempre fatto bella figura. Tuttavia, talvolta se non c'è una reale e concreta possibilità di successo mi sembra più un accanimento terapeutico».

© RIPRODUZIONE RISERVATA