Rummo, sos medici stangata assunzioni: saranno 600 in meno

La Regione ha approvato il piano triennale, con tagli all'ospedale di Benevento

Sos assunzioni al Rummo di Benevento
Sos assunzioni al Rummo di Benevento
di Luella De Ciampis
Mercoledì 1 Novembre 2023, 11:29
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La Regione approva il piano triennale del fabbisogno del personale del Rummo, imponendo un limite sulle assunzioni per il triennio 2022/2024, nel rispetto del tetto di spesa. La Giunta della Regione Campania ha autorizzato l'azienda ospedaliera ad assumere solo 476 unità lavorative rispetto alle 1077 necessarie per completare l'organico. Lo standard aziendale del 2023 dovrebbe essere costituito da 2362 figure professionali di diverso profilo mentre, al 31 dicembre 2021 risultano in servizio solo 1.285 persone. Per colmare le carenze, nel triennio compreso tra il 2022 e il 2024 servirebbero 1077 dipendenti, 769 dei quali con ruolo sanitario. Nel dettaglio, i dirigenti medici che mancano all'appello per il triennio in corso sono 228 ma l'ospedale cittadino è autorizzato ad assumerne solo 138, gli infermieri che servirebbero sono 194 ma ne possono essere assunti solo 130, nel rispetto del tetto di spesa assegnato alla struttura.

Gli operatori sociosanitari in servizio alla fine del 2021 sono solo 97 contro i 231 previsti dallo standard aziendale e i 69 che potranno essere assunti entro la fine del 2024. In pratica, il personale medico in servizio al 31 dicembre 2021 è costituito da 282 medici mentre lo standard aziendale ne prevede 510 e il contestuale reclutamento di 228 che si riduce a 138 per rientrare nel budget previsto dalla Regione. Il Rummo nel mese di agosto aveva presentato il piano triennale del fabbisogno di personale, nel rispetto del tetto di spesa, che comporta appunto l'assunzione di 476 figure professionali da effettuare entro la fine di dicembre 2024.

Si partiva dalle 1285 unità lavorative del 2021 per arrivare a 1761 nel 2024. Il personale con ruolo sanitario da reclutare entro la fine del 2024 era stato definito per 300 unità, contro le 769 elencate negli standard aziendali, ed era costituito appunto da 138 dirigenti medici, 29 dirigenti sanitari, 109 infermieri cui si sarebbero aggiunti altri professionisti del comparto sanitario.

Il gap è abbastanza ampio anche per le aree tecniche e amministrative ma il problema vero riguarda il reale fabbisogno di personale sanitario e soprattutto medico la cui presenza è imprescindibile per far funzionare i reparti. Manca all'appello anche una fetta di personale infermieristico ma c'è carenza di operatori sociosanitari che hanno un ruolo di vitale importanza per garantire la necessaria assistenza ai pazienti. Infatti, la mancanza di oss incide in maniera esponenziale sul lavoro degli infermieri che si trovano nella condizione di dover svolgere attività sottodimensionate che non sono di loro competenza per assicurare la necessaria assistenza ai pazienti. Il provvedimento regionale è chiaro e stringente e fa obbligo al direttore generale di garantire il costante monitoraggio e controllo dell'andamento della spesa relativa al costo del personale, anche autorizzato, attraverso gli strumenti, le modalità e le procedure già in essere; di adottare i necessari atti e darne tempestiva informazione agli uffici regionali, qualora dal monitoraggio emerga che il costo del personale e l'equilibrio di bilancio non rispettano anche in termini di previsione, i limiti posti dalla normativa nazionale e regionale.

Inoltre, il provvedimento è mirato a privilegiare l'utilizzo di graduatorie concorsuali di altre aziende del territorio regionale, evitando di attuare nuove procedure concorsuali, se non è strettamente necessario, e promuovendo l'assunzione di personale precario prima di ricorrere ad altre formule. Il nuovo piano del fabbisogno triennale, secondo quanto specificato dall'ospedale, è stato definito tenendo conto delle caratteristiche organizzative e strutturali dell'azienda ospedaliera, costituita dai presidi Rummo e Sant'Alfonso Maria dei Liguori, della volontà di potenziare determinante discipline per contenere i fenomeni di mobilità passiva ed extra regionale, di una possibile riorganizzazione dei reparti e della loro gestione, in un'ottica di efficientamento e razionalizzazione delle risorse.

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Ovviamente, la dirigenza del Rummo ha dovuto, per forza di cose, adeguarsi all'erogazione del tetto di spesa previsto dalla Regione ma bisogna capire in corso d'opera se le assunzioni previste in ambito sanitario per il triennio in corso saranno sufficienti a garantire la necessaria assistenza sanitaria all'utenza e a migliorare le prestazioni nei reparti di Anestesia e rianimazione e Pronto soccorso che lamentano una maggiore carenza di personale. 

 

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