Lampade abbronzanti:
mezzo milione di tumori l'anno

Lampade abbronzanti: mezzo milione di tumori l'anno
Venerdì 31 Gennaio 2014, 23:35 - Ultimo agg. 6 Febbraio, 19:56
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ROMA I danni delle lampade artificiali per l'abbronzatura non si possono pi mettere in dubbio. Sono responsabili di oltre 10.000 melanomi all'anno e 450.000 tumori della pelle di altro genere.

La conferma arriva dai ricercatori della California University e dell'università di Cambridge, Inghilterra, che firmano una analisi corposa che riassume 88 studi svolti su un campione di oltre 400.000 persone in Europa, Stati Uniti ed Australia. Lo studio è pubblicato su Jama dermatology. La ricerca mette i ragazzi europei, italiani inclusi, in cima alla classifica dei rischi, soprattutto se frequentano il solarium da adolescenti.



Si abbronza in modo artificiale il 55% degli studenti universitari, circa il 36% degli adulti e il 19% degli adolescenti. Corrono il rischio di avere un cancro della pelle di tipo non-melanoma, ovvero curabile, fino al 22% di chi sottopone alle lampade di raggi UV, mentre il rischio che compaia il cancro più temuto ed aggressivo, il melanoma, va dal 2,6 al 9%. Lo spaccato europeo, approfondito in ricerche precedenti, è di almeno 3.400 casi di melanoma all'anno dovuti alle lampade, precisano gli autori che lanciano un appello affinchè tali conferme non siano sottovalutate e che si prendano sei provvedimenti a livello di salute pubblica.



Commenta Antonio Costanzo, direttore della clinica Dermatologica dell'ospedale Sant'Andrea di Roma: « La nuova ricerca puntualizza l'associazione diretta tra lampade artificiali e tumori cutanei e sottolinea quanto il rischio sia elevato. Il concetto non può essere trascurato perché è stato dimostrato che i melanomi che compaiono sulle zone della pelle esposte ai raggi ultravioletti hanno molte più mutazioni di quelli che invece spuntano su zone del corpo mai esposte al sole. Si tratta di forma di tumori diversa e, inequivocabilmente, dovuta ai raggi UV. Le lampade artificiali non vanno usate a nessuna età, se non a scopo terapeutico e controllato per alcune malattie della pelle».
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