Sesso al primo appuntamento, lui si rifiuta e lei lo sequestra in casa: «Non ti libero finché non lo facciamo»

La donna è stata denunciata: all'arrivo dei poliziotti li ha aggrediti a calci e pugni

Sesso al primo appuntamento, lui si rifiuta e lei lo sequestra in casa: «Non ti libero finché non lo facciamo»
Sesso al primo appuntamento, lui si rifiuta e lei lo sequestra in casa: «Non ti libero finché non lo facciamo»
Martedì 5 Marzo 2024, 19:05 - Ultimo agg. 19:11
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Fare sesso al primo appuntamento ormai non è più un tabù come qualche anno fa: se una volta dopo aver conosciuto qualcuno si tendeva ad andare coi piedi di piombo, al giorno d'oggi c'è più libertà, soprattutto da quando esistono le app di dating, tramite cui ci si conosce chiacchierando in chat e l'incontro dal vivo, in cui si finisce a casa di uno o dell'altro (o dell'altra) diventa quasi una tappa finale obbligata. Non così obbligata però per un ragazzo di 29 anni di Corcagnano (Parma), che di fare sesso dopo aver conosciuto una sua coetanea non voleva proprio sapere, e la storia è finita malissimo. 

I due, lui italiano di 29 anni, lei moldava di 31, si erano conosciuti tramite una app di dating: dopo essere stati insieme a cena, il giovane aveva accompagnato a casa la ragazza, che però aveva alzato un po' troppo il gomito.

E quando lei gli ha chiesto di fare sesso, la 31enne ha dato in escandescenze: prima lo ha minacciato con una bottiglia vuota, poi ha chiuso la porta blindata a chiave e si è ritirata in camera da letto, minacciando di non liberarlo finché non avesse acconsentito alla sua richiesta di avere un rapporto sessuale.

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A quel punto il 29enne, che non voleva proprio cedere alla tentazione, ha chiamato la polizia: gli agenti sono entrati in casa grazie all'aiuto dei vigili del fuoco che hanno avuto accesso all'edificio passando dal balcone della cucina. La 31enne ha reagito malissimo, con calci e pugni all'indirizzo dei poliziotti (uno di loro ha riportato lesioni e cinque giorni di prognosi): la giovane è stata denunciata per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, violenza privata, minacce aggravate e rifiuto di fornire indicazioni sulla propria identità personale. L'uomo è stato liberato, mentre la donna è stata poi fermata e portata in caserma. Decisamente un appuntamento da incubo.

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