Salerno, impianti per i giovani atleti: servono soldi per i restyling. Società in aiuto del Comune

Palatulimieri, recuperati 35mila euro per rifare l’impianto elettrico andato in tilt

La piscina Nicodemi
La piscina Nicodemi
di Brigida Vicinanza
Giovedì 9 Maggio 2024, 05:10 - Ultimo agg. 15:48
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Tra le luci come quelle nuovamente funzionanti al Palatulimieri di Salerno con l’impianto andato ko a febbraio e il buio della mancanza di fondi nelle casse del Comune per la manutenzione, gestione e ristrutturazione dell’impiantistica sportiva, ci sono i piccoli passi e scintille che provano ad accendersi per avviare un nuovo processo in città che abbia al centro l’attività sportiva e sociale che vada fuori dai confini di via Allende e del… principe degli stadi.

La prima lampadina è quella dei privati o delle società che utilizzano le strutture, che in alternativa - spesso - non hanno trovato riscontri positivi soprattutto dopo i numerosi e vari problemi sorti negli ultimi anni all’interno di piscine, palestre, palazzetti e campi. La macchina amministrativa di palazzo Guerra tiene d’occhio la situazione - a tratti tragica - delle strutture e mette sul tavolo tutte le possibili soluzioni che spesso sono utili solo a tamponare nei limiti (quelli economici) del possibile.

Dall’altro lato però la parte politica, tecnica e amministrativa recepisce proposte, anche quelle di project financing: è il caso della Rari Nantes che - come riportato in una determina sul sito ufficiale dell’ente - avrebbe presentato proprio un progetto lo scorso mese per ristrutturare e avviare la manutenzione alla piscina Nicodemi di via Luigi Guercio, utilizzata - insieme alla Simone Vitale di Torrione - per gli allenamenti in acqua dei pallanuotisti e i piccoli nuotatori del futuro.

La società sportiva è infatti già concessionaria dell’impianto cittadino e così con un impegno maggiore (a sue spese, ndr), vorrebbe migliorarne servizi e funzionalità, con un occhio di riguardo all’efficientamento energetico. Con il documento pubblicato dall’ente di via Roma è stata infatti nominata la commissione giudicatrice che dovrà verificare il progetto per l’ok definitivo.

Tutto è in una fase embrionale con un tuffo in preparazione che farebbe respirare tutti, dopo l’apnea degli ultimi anni, con la costituzione del gruppo di tecnici e dirigenti dei vari settori chiamati a costituire la commissione che dovrà dare il via libera entro il 31 maggio alla fase successiva e dunque ai lavori.

Non vive momenti felici quella di Torrione, la Simone Vitale e non di certo per le gare sportive che invece danno soddisfazione.

La struttura naviga in cattive acque da tempo e necessiterebbe di una somma molto alta a disposizione dell’ente per riprendere la sua forma perfetta. Una corsa ai ripari con soluzioni tampone che adesso potrebbero non essere più utili e che spesso vanno a scontrarsi con le esigenze delle società che devono usufruire degli impianti in condizioni carenti e poco favorevoli.

L’allarme vissuto per un po’ dalla Roller che svolge il suo campionato all’interno del Palatulimieri, il palazzetto adiacente al campo Volpe, che - prima di capire quali saranno le sue sorti per i lavori che interesseranno l’area e dunque la conseguente ed eventuale delocalizzazione del palazzetto - a febbraio aveva letteralmente spento le luci. Impianto elettrico costato circa 35mila euro all’ente con una ditta esterna che ha provveduto ai lavori dopo un apposito affidamento “a ribasso”. Questo perchè «attualmente l'amministrazione non dispone di risorse umane e delle attrezzature necessarie per gestire direttamente i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti».

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Una mancanza di gestione e manutenzione con cui fanno i conti anche i numerosi campetti di quartiere che necessiterebbero di una maggiore attenzione. Quest’ultima potrebbe essere compito di privati: la proposta, infatti, partita anche dalla commissione sport guidata dal consigliere Rino Avella è sulle scrivanie degli addetti ai lavori in attesa di essere valutata. Davanti a quello di via Ligea vige da mesi il divieto di ingresso per inagibilità della recinzione mentre quello in via Vinciprova seppur fruibile necessita di un restyling e di una manutenzione quasi quotidiana che il Comune - a quanto pare - non può permettersi.

E dopo i nuovi manti erbosi di De Gasperi e Settembrino c’è attesa per i nuovi spogliatoi e i bagni che saranno rifatti grazie ad un finanziamento Pnrr per le piccole opere. A giorni potrà esserci l’aggiudica della gara alla ditta che si occuperà di rimettere a nuovo gli spazi interni (ad oggi off limits nonostante gli allenamenti ripresi) e passeranno, probabilmente, altri 60 giorni per poterli utilizzare di nuovo.

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