Demenza, scoperti 3 fattori che ne aumentano il rischio: i consigli per proteggere la propria salute mentale

I ricercatori hanno anche identificato un “punto debole” nel cervello, il primo a degenerare durante l'invecchiamento rispetto alle altre zone dell'encefalo

Demenza, come cambiare il proprio stile di vita per evitare l'Alzheimer (e non solo). Ecco tre consigli, dall'alcol allo zucchero
Demenza, come cambiare il proprio stile di vita per evitare l'Alzheimer (e non solo). Ecco tre consigli, dall'alcol allo zucchero
Martedì 2 Aprile 2024, 15:28
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La demenza è una malattia contro la quale, nella maggior parte dei casi, c'è davvero poco da fare, se non assumere dei farmaci che ne rallentino il decorso. Uno studio pubblicato sulla rivista Nature Communications, invece, ha svelato tre accorgimenti che possono ridurre le possibilità di una veloce degenerazione delle funzioni cognitive: bere meno alcol, non frequentare strade molto trafficate e smettere di assumere tanto zucchero. I ricercatori hanno anche identificato un punto debole nel cervello, il primo a degenerare durante l'invecchiamento rispetto alle altre zone dell'encefalo.

La ricerca

Un nuovo studio, coordinato dalla professoressa Gwenaelle Douaud, ha messo in evidenza tre fattori di rischio modificabili (su cui il singolo può intervenire per correggerli), che sembrerebbero avere direttamente effetto su questa zona del cervello definita più “vulnerabile”. Un team dell'Università di Oxford ha esaminato 161 fattori di rischio per la demenza e li ha classificati in base al loro impatto, esaminando le scansioni cerebrali di 40 mila persone nel Regno Unito di età superiore ai 45 anni. Gli scienziati hanno classificato questi fattori di rischio, tutti modificabili nel corso della propria vita, in 15 categorie: pressione sanguigna, colesterolo, diabete, peso, consumo di alcol, fumo, depressione, infiammazioni, inquinamento, udito, sonno, interazione sociale, dieta, attività fisica e istruzione.

I risultati

Questa zona più debole del cervello sembrerebbe essere vulnerabile, in primo luogo, all’alcol, al diabete e all’inquinamento legato al traffico. È ovvio che la prima causa di degenerazione delle cellule cerebrali è l'invecchiamento, ma questi fattori possono contribuire a velocizzare il processo.

Il professor Anderson Winkler, professore associato del National Institutes of Health e dell'Università del Texas Rio Grande Valley negli Stati Uniti, ha dichiarato: «È con questo tipo di approccio globale e olistico che è stato possibile arrivare ai tre fattori più dannosi per il nostro cervello: il diabete, l'inquinamento atmosferico e l'alcol». Ciò che emerge, dunque, è che è possibile prevenire la demenza, almeno in parte, agendo direttamente sul proprio stile di vita e imponendosi qualche limitazione. 

La demenza

La demenza è in crescente aumento nella popolazione generale ed è stata definita dall'Oms e dall'Alzheimer Disease International una priorità mondiale di salute pubblica. Attualmente si stima che nel mondo oltre 55 milioni di persone convivono con una demenza. I numeri sono destinati a crescere: 75 milioni entro il 2030 e 132 milioni entro il 2050, con circa 10 milioni di nuovi casi all'anno. Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, la Malattia di Alzheimer e le altre demenze rappresentano la 7° causa di morte nel mondo. In Italia, attualmente il numero totale dei pazienti con demenza è stimato in oltre 1 milione (di cui circa 600 mila con demenza di Alzheimer). Di questa malattia, ultimamente, si è parlato molto visto che è stata diagnosticata a due importanti personaggi dello spettacolo: alla conduttrice statunitense Wendy Williams è stato accertato un tipo aggressivo di demenza all'età di 59 anni (che la sua famiglia, tra l'altro, sostiene sia stato causato dall'abuso di alcol) e alla star di Hollywood Bruce Willis (68 anni), costretto a lasciare le scene per via di una demenza frontotemporale (FTD).

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