La flora intestinale alleata contro i tumori: da uno studio condotto dai ricercatori del Pascale la memoria immunitaria indotta dai batteri residenti nell'intestino umano potrebbe bloccare o addirittura contenere lo sviluppo o la progressione delle neoplasie. È stato pubblicato sulla rivista internazionale «Journal of Translational Medicine» il lavoro del gruppo di modelli immunologici innovativi dell'Istituto nazionale tumori di Napoli, diretto da Luigi Buonaguro. Primi autori, in condivisione, Concetta Ragone e Carmen Manolio, due giovanissime contrattiste del Pascale. Lo studio ha dimostrato, per la prima volta in letteratura, che antigeni tumorali espressi da vari tumori hanno una notevole omologia di sequenza e di struttura con antigeni derivati da batteri che compongono la flora intestinale.
In alcuni casi, la omologia è pari al 100 per cento.
«Uno studio importante - dice il direttore scientifico dcell'Irccs partenopeo, Alfredo Budillon - che conferma lo sforzo e le competenze che il Pascale ha costruito in questi anni nel campo dell'immunoterapia antitumorale». Vista la notevole potenziale ricaduta clinica gli antigeni identificati sono anche oggetto di una richiesta di brevetto depositata dal Pascale nelle scorse settimane. «Estremamente interessante - dichiara il direttore generale del polo oncologico, Attilio Bianchi - questa scoperta dei nostri ricercatori. Apre la strada a innovative prospettive di approccio alla cura dei tumori. Complimenti a Luigi Buonaguro, alla sua equipe e a tutti i ricercatori dell'Istituto, il cui impegno porta sempre più alto l'asticella della ricerca sul cancro».