«Vai a lavare i piatti». «Torna in cucina». «Ma perché le donne parlano di calcio?“. Nel 2024 sono ancora questi gli insulti sessiti che riceve una donna che parla di calcio in televisione. La vittima è Maria Stefania Di Michele, giornalista pugliese di Telesveva, "colpevole" secondo alcuni uomini di aver fatto alcune osservazioni sul momento che sta vivendo la squadra del Bari - a rischio retrocessione e terzultima in classifica in Serie B - durante la trasmissione “Chiacchiere da Bari”.
È la stessa Di Michele a denunciare l'accaduto sul suo profilo Facebook postando gli screen degli insulti: «Sono solo alcuni dei commenti ricevuti solo per aver detto che la piazza biancorossa (compresi noi giornalisti, e l’ho detto, non lo sto scrivendo solo qui) ha una dose di responsabilità.
Tanta la solidarietà per Di Michele, anche da parte dell'emittente televisiva: «La competenza, professionalità, lealtà e passione di Stefania - ha scritto il direttore di Tesesveva Michele Marmo - non possono essere messe in discussione. È ovvio che ogni parere può essere discutibile, ma non c'è alcun tipo di contestazione di merito nelle parole che le sono state rivolte e tanto, per noi, sarebbe sufficiente per qualificare i mentecatti che le hanno voluto riservare espressioni sessiste, misogine e volgari. L'invito che rivolgiamo a questi “gran signori” è di impegnarsi ad amare di più la propria città cominciando dalle donne che la compongono tra cui probabilmente ci sono le loro stesse madri o figlie».