Salernitana-Atalanta, per Colantuono e Fusco emozioni speciali

L'allenatore ritrova la sua vecchia squadra, prima convocazione per il baby Gerardo

Stefano Colantuono
Stefano Colantuono
di Alfonso Maria Avagliano
Lunedì 6 Maggio 2024, 09:33 - Ultimo agg. 12:45
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Uno incrocia il passato, l'altro costruisce il futuro. Senza più interessi di classifica, Salernitana-Atalanta sarà partita in cui dare spazio ai sentimenti dei singoli. Spiccano quelli di Stefano Colantuono e Gerardo Fusco. «Sto nel calcio da quarant'anni», ripete spesso il primo, che nonostante tutto avrà un sussulto davanti alla sfilata di maglie nerazzurre che furono sue per sette stagioni. Il secondo forse non avrà dormito stanotte.

Fa il centravanti, ha realizzato 5 gol quest'anno con la Primavera ed è alla prima convocazione con i grandi; indosserà un'anonima maglia numero 43 e partirà ovviamente dalla panchina. È tutt'altro che anonimo il cognome: papà Luca è recordman di presenze in campionati nazionali col cavalluccio sul petto (ben 235) ma anche zio Enzo (42 gettoni) ha vestito il granata. «Il mio sogno nel cassetto è rimanere il più possibile alla Salernitana.

Sono qui da cinque anni (ha fatto la trafila nelle giovanili, nda) e cerco di far capire ai compagni quanto sia importante vestire questa maglia. I consigli di papà? Non si intromette molto, mi lascia sempre sereno», diceva Gerardo qualche mese fa a margine di una partita dei baby. Compirà 19 anni il 18 maggio e spera di avere un regalo speciale. Se non oggi, magari in una delle prossime tre. Poi, sarà tempo di farsi le ossa altrove, proprio come fece il padre nella Cavese (1996/97, all'epoca in D) prima di ritornare più maturo.

Con Fusco junior sono convocati anche Niccolò Guccione, maggiorenne da due mesi, difensore col vizietto del gol (3 in stagione) prelevato l'estate scorsa dalla Viterbese, il portiere Gregorio Salvati (2005), già altre volte in panchina con la prima squadra e l'esterno romeno Andres Sfait, che vanta già 2 gettoni in Coppa Italia (contro Ternana e Juventus); è nel giro della sua Nazionale U20, ha già il contratto da professionista e va messo alla prova per capire se potrà restare o dovrà fare gavetta in C.

«Alcuni Primavera si stanno allenando con noi e ci stiamo lavorando. Vedremo se da qui alla fine qualcuno di loro avrà l'occasione di entrare. Abbiamo il preciso compito di rispettare la regolarità del campionato e dobbiamo presentare sempre la miglior formazione, magari valuterò a gara in corso se ci sarà possibilità di far esordire qualche ragazzo», ha detto ieri Colantuono ai canali ufficiali del club. Ciascun esordio avrebbe un costo per la Salernitana, obbligata a corrispondere il premio alla carriera alle società per le quali l'esordiente sia stato tesserato dal compimento del dodicesimo anno: l'articolo 99 bis delle Noif stabilisce un compenso di 18mila euro per ogni anno di formazione. L'ultimo salernitano a debuttare con la Bersagliera è stato Mattia Novella, allora 17enne, nel maggio 2018. Chi era l'allenatore all'epoca? Colantuono. Dei dieci "Primavera" che hanno debuttato in prima squadra anche solo per pochi giri di lancette dopo il ritorno in B del 2015, ben sei devono dire grazie a lui. Tra loro anche Danilo Gaeta e Gioacchino Galeotafiore (2018), Andrei Motoc, Mario Perrone e Alessandro Russo, tutti a gennaio 2022 in Serie A con la rosa decimata dal Covid. Completano il quadro degli esordienti recenti Carmine Iannone (2020, Ventura), Antonio Pio Iervolino e Andres Sfait (2023, Sousa) e Ciro Borrelli (2024, Inzaghi).

I ricordi nerazzurri

Il tecnico ritroverà la Dea: 282 panchine, due promozioni e cinque salvezze in massima divisione non sono poche tra il 2005 e il 2007 e poi dal 2010 al 2015. «Ho solo ricordi positivi di Bergamo, sono stati sette anni intensi, vissuti con impegno e risultati importanti chiaramente non paragonabili a quelli che sta ottenendo adesso. Credo che in quegli anni sia iniziato un percorso, con l'arrivo di Gasperini è cambiato tutto e oggi è uno dei club più importanti d'Europa», ha aggiunto. Ci sono anche 90' in cui provare a non fare figuracce: «L'Atalanta è la più forte del torneo dopo l'Inter, al di là della classifica. È in un momento di grande forma, mi aspetto una gara difficile e mi auguro che, a prescindere dalla matematica retrocessione arrivata la scorsa settimana, i miei facciano comunque una partita importante. Servirà il massimo impegno per ottenere una buona prestazione contro una squadra che può far male in ogni momento».

In tre partite da ex, Colantuono non ha mai perso contro i bergamaschi (una X col Palermo e due successi con l'Udinese). Nel 2014 fece esordire in Serie A Davide Zappacosta con la casacca nerazzurra: è l'unico superstite della sua gestione che stasera potrà riabbracciare.

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