Lunga intervista di Giovanni Simeone ai canali di Diario As in Spagna: «Ogni giorno mi rendo più conto di ciò che abbiamo fatto. Quando sono arrivato, tutti ricordavano la mia tripletta a Firenze del 2018. Oggi mi hanno perdonato» ha scherzato il Cholito.
«Ho festeggiato anche da solo, sul terrazzo di casa mia: tutto intorno hanno cominciato a festeggiare con me. Non abbiamo mai pensato allo scudetto ma sempre alle singole partite, fino a quando non ci siamo resi conto che l’avremmo vinto. Quando? Contro la Roma, in casa, con quel mio gol. Mio padre mi scrisse di notte: “Questo sa di campione”. Averlo avuto qui per la festa è stato incredibile, si è innamorato di Napoli».
«Io e mio padre in squadra insieme? Sarebbe scomodo negli spogliatoi. I giocatori non sono sempre contenti del loro allenatore e ci sarebbero persone che vorrebbero ancora parlare male di mio padre con me» ha continuato Simeone. «Spalletti mi piace ascoltarlo e imparare. Mi piacerebbe fare l'allenatore e mi piacerebbe essere come lui, avere la sua stessa passione.