Avellino, allarme, le sorgenti irpine soffrono le piogge scarse: 2000 litri al secondo in meno

La diminuzione delle cosiddette «precipitazioni efficaci» comporterà anche una diminuzione dello spessore complessivo delle falde idriche sotterranee

Avellino, allarme, le sorgenti irpine soffrono le piogge scarse: 2000 litri al secondo in meno
di Sabino Aquino
Domenica 5 Maggio 2024, 12:02 - Ultimo agg. 14:21
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Le anomalie climatiche nel territorio irpino nei mesi autunnali e invernali hanno comportato la scarsità di pioggia limitando la «ricarica» dei bacini acquiferi profondi. Ciò ha determinato un consistente calo delle portate idriche che scaturiscono dalle principali sorgenti presenti in Irpinia. Per la valutazione degli scenari di distribuzione della risorsa idrica nel corso del periodo estivo-autunnale dell'anno in corso, si svolge un'analisi quantitativa della risorsa idrica basata sui diversi dati numerici e statistici di carattere meteoclimatico (precipitazioni, temperatura, evapotraspirazione, portate idriche) per identificare le tendenze.

La diminuzione delle cosiddette «precipitazioni efficaci», cioè quelle precipitazioni utili all'alimentazione delle sorgenti, oltre ad anticipare già oggi il calo delle portate sorgive, comporterà anche una diminuzione dello spessore complessivo delle falde idriche sotterranee, incidendo sulle portate idriche che vengono derivate dai numerosi pozzi profondi realizzati per integrare gli acquedotti.

In definitiva in presenza di elevate temperature e completa assenza di pioggia nel periodo estivo-autunnale è ipotizzabile una ridotta disponibilità della risorsa idrica.

L'esame è relativo all'entità delle modifiche delle precipitazioni, pioggia e neve, che hanno interessato la provincia di Avellino, poiché esse costituiscono la fonte di alimentazione delle sorgenti e degli acquiferi sotterranei utilizzati per l'approvvigionamento idrico. Si sono inoltre confrontate le attuali portate idriche erogate dalle più importanti sorgenti irpine rispetto a quelle che scaturivano nello stesso periodo del trascorso anno idrologico. In particolare, sono stati presi in esame i valori delle precipitazioni e delle temperature registrati nei periodi compresi tra 1° ottobre 2022 - 30 Aprile 2023 e 1° ottobre 2023 30 Aprile 2024. L'arco di tempo preso in considerazione, corrisponde ai mesi autunnali e invernali ed è il più prolifero per la ricarica dei corpi idrici sotterranei che alimentano le sorgenti. Infatti, una notevole piovosità o ancor meglio consistenti nevicate contribuiscono in modo determinante a rimpinguare la circolazione idrica sotterranea e superficiale. Anche le rigide temperature invernali limitano notevolmente il fenomeno di evaporazione-traspirazione che fa diminuire in modo significativo il quantitativo d'acqua costituente gli acquiferi profondi.

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Va inoltre considerato che la ricarica dei bacini idrici sotterranei, avviene sempre dopo alcuni mesi dal manifestarsi dei vari eventi meteorologici. Il dato pluviometrico e termometrico è stato rilevato dalle stazioni meteoclimatiche del Centro Funzionale Multirischi della Protezione Civile Regione Campania, presenti in prossimità delle aree di emergenza delle seguenti sorgenti: Sorgenti Alte del Calore (Stazione di Montella - Meteo 1) - Sorgenti di Cassano Irpino (Stazione di Cassano Irpino) - Sorgenti del Sele (Stazioni di Caposele e Bagnoli Irpino) - Sorgenti del Serino (Stazione di Serino) - Sorgenti Bocche Soprane e Bocche Sottane (Stazione di Solofra). Inoltre, al fine di rendere il dato pluviometrico e termometrico abbastanza omogeneo per l'intero territorio Irpino sono stati anche elaborati i dati registrati dalle stazioni meteorologiche presenti nei comuni di: Avellino (Genio Civile), Ariano Irpino (Meteo 1), Avella e Cervinara. L'analisi delle serie pluviali mostra un'accentuata diminuzione dell'apporto di precipitazioni liquida cumulata nel periodo considerato per tutte le dieci stazioni, che coprono una fascia altitudinale compresa tra i 1.809 metri s.l.m. (M. Cervialto - Bagnoli I.) e i 207 metri s.l.m. (Avella Casa Comunale). Nello specifico, il confronto tra i dati pluviometrici registrati nei predetti periodi evidenzia un deficit pluviometrico di circa 450 millimetri di pioggia rispetto al passato anno idrologico. Sono state poi analizzate le temperature medie autunnali e invernali. Tutte le stazioni meteorologiche indicano la presenza di un aumento termometrico. La regressione lineare rivela in incremento delle temperature in media di circa due gradi centigradi. L'analisi della copertura nivale mostra una notevole diminuzione di quest'ultima, caratterizzata solo da qualche giorno di effimere precipitazioni nevose ad alta quota altimetrica.

L'assenza di nevicate e gli irrisori apporti meteorologici e le aumentate temperature che hanno inciso sul tasso di evapotraspirazione degli acquiferi profondi, hanno determinato già oggi, una diminuzione delle portate idriche erogate dai grandi gruppi sorgivi dell'Irpinia. Oggi dalle sorgenti di Cassano Irpino scaturiscono complessivamente circa 2.600 l/sec. perdendo circa 1.200 l/sec. rispetto a quello che erogavano alla fine del mese di aprile dello scorso anno. Dalle sorgenti del Sele, emergenti dal Monte Paflagone in prossimità del centro urbano di Caposele, scaturiscono ora circa 3.900 l/sec. contro i circa 4350 rilevabili dalle curve di efflusso sorgivo riferite al mese di aprile dello scorso anno. Anche le acque del Serino, affioranti nella media Valle del Fiume sabato, fanno registrare un deficit idrico delle portate sorgive di circa 280 l/sec. sempre riferendosi alla portata idrica erogata nel mese di aprile dello scorso anno.

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