Benevento: lista d'attesa lunghe, ma dove c'è personale migliorano tempi

Usciti i dati del secondo trimestre

L'ospedale Rummo di Benevento
L'ospedale Rummo di Benevento
di Luella De Ciampis
Domenica 20 Agosto 2023, 12:28
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Sono ancora in fase di miglioramento, rispetto al passato, i tempi di attesa delle visite ambulatoriali e dei ricoveri al Rummo, effettuati nel secondo trimestre, seppure con qualche flessione rispetto al primo trimestre, in base a quanto emerge dalla consultazione del sito aziendale. È opportuno specificare che si parla di prima visita perché le visite di controllo per i pazienti con patologie che hanno richiesto il ricovero in ospedale hanno sempre avuto e continuano ad avere una corsia privilegiata. Il primo elemento da considerare riguarda le prestazioni di diagnostica per immagini, i cui tempi di attesa continuano a mantenere una contrazione dai cinque mesi degli anni passati a un massimo di 75 giorni. Il dato di maggior rilievo in ascesa riguarda le mammografie bilaterali programmabili, non urgenti perché i tempi di attesa massima, sono passati dai 64 giorni impiegati nel primo trimestre del 2023 per effettuare 500 mammografie bilaterali, ai 75 attuali per eseguirne 367.

Si tratta di un lasso di tempo maggiore ma accettabile se paragonato agli oltre 365 giorni di attesa riscontrati fino a qualche anno fa. Sono invece in calo i tempi di attesa per l'esecuzione di 397 ecocolordoppler degli arti inferiori, effettuati nell'arco di 55 giorni, contro i 76 impiegati per le 400 prestazioni erogate nel primo trimestre. Salgono i tempi di esecuzione della colonscopia totale che ha richiesto 108 giorni per 123 erogazioni garantite, contro i 98 giorni registrati nel primo trimestre per eseguire 155 indagini. Oltre alle urgenze, da trattare subito, i tempi di attesa sono compresi in una forbice tra 5 e 30 giorni, a seconda che abbiano priorità B (prestazioni da fare a breve termine); D (differibili) da eseguire entro 30 giorni per le visite, e 60 per gli accertamenti diagnostici, e sono riferite ai casi clinici che presentano minimo dolore, disfunzioni o disabilità ma non manifestano tendenza ad aggravarsi né possono influire in modo negativo sulla prognosi; P (programmabili) da esguire entro 120 giorni.

Ovviamente, c'è un «salto» di di tre anni, per quanto riguarda le liste d'attesa del Rummo in quanto, nel corso della pandemia, gli ambulatori dell'ospedale cittadino sono rimasti chiusi per poi riaprire, in via definitiva, i battenti verso la fine del 2022, con un pesante bagaglio di prenotazioni da smaltire.

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Per le visite cardiologiche programmabili l'attesa è stata di soli due giorni; per le indagini pneumologiche, nello specifico per la spirometria globale, 81 pazienti hanno dovuto attendere per un tempo massimo di 72 giorni, in linea con i tempi del primo trimestre, contro i 239 del 2019. Dunque, per le visite ambulatoriali non ci sono stati miglioramenti apprezzabili rispetto al primo trimestre mentre, per i ricoveri in elezione, vale a dire per i ricoveri che non hanno il carattere dell'urgenza ma sono programmabili, i tempi di attesa risultano essere relativamente brevi contro una mole di lavoro molto ridotta. Nel reparto di Chirurgia generale, l'elenco dei pazienti da convocare è costituito da 62 pazienti in elenco, 2 dei quali in attesa da 78 giorni per interventi in elezione e 34 di categoria B che riguarda gli interventi da eseguire in tempi brevi, in attesa da 50 giorni. In Neurochirurgia erano in lista 30 pazienti, di varie categorie, soggetti a un tempo massimo di 39 giorni di attesa. Insomma, al 30 giugno 2023 c'erano 376 pazienti che aspettavano di essere chiamati nei 13 reparti di: Chirurgia generale, Chirurgia d'urgenza, Senologia, Chirurgia maxillo-facciale, Chirurgia vascolare, Neurochirurgia, Ortopedia, Ostetricia e ginecologia, Otorino, Urologia, Oncologia medica, Pneumologia, Reumatologia. Cifre che confermano che i termini delle prestazioni prescritti dalla normativa vengono rispettati ma, a causa della grave carenza di risorse umane e, in special modo di anestesisti, l'ospedale cittadino eroga una mole ridotta di visite, indagini diagnostiche e ricoveri nonostante sia dotato di macchinari e di attrezzature all'avanguardia e abbia a disposizione professionalità in grado di sopperire a un numero di gran lunga superiore di necessità di assistenza dell'utenza. 

 

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