Primavera, virus e crampi minacciano lo stomaco

di Antonio Caperna
Mercoledì 10 Aprile 2019, 08:13 - Ultimo agg. 08:14
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La primavera è una stagione difficile per il nostro organismo. E in particolare per stomaco e intestino. In questo periodo, infatti, sono sotto minaccia di virus e crampi. Si stima che, complici anche gli sbalzi termini, si contino 200 mila persone a settimana colpiteci. «Sta circolando molto l'enterovirus, colpisce a tutte le età e spesso tutta la famiglia», sottolinea Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università di Milano. Crampi allo stomaco, vomito e disturbi intestinali e le cosiddette microinfiammazioni.

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L'ORMONE
«Si mangia più spesso fuori e aumenta il rischio di piccole tossinfezioni alimentari - aggiunge Antonio Gasbarrini, direttore dell'area di Medicina interna, gastroenterologia e oncologia medica del Policlinico Gemelli di Roma - Una combinazione di fattori che rende la primavera una stagione difficile per il nostro secondo cervello il cui stato di salute rischia di incidere anche sul tono dell'umore».
Va ricordato, infatti, che l'intestino non è solo impegnato in processi complessi, fondamentali per l'intero organismo ma, se è infiammato si produce meno serotonina, cioè l'ormone del buonumore, con le evidenti ripercussioni negative. Per difendersi dall'effetto primavera le regole però sono semplici: rispettare gli orari dei pasti, evitare al ristorante la tentazione eccessiva di pane e nell'attesa, eventualmente, ordinare un'insalata. In alternativa, va bene una verdura di stagione come antipasto.
«O un piatto di legumi, che contengono le fibre, carburante prezioso per i batteri buoni dell'intestino aggiunge Gasbarrini - Oltretutto, quando li nutriamo in modo corretto, il batteri fanno scattare l'effetto secondo pasto: se assumiamo fibre e nutriamo bene il microbiota intestinale, cioè i nostri batteri, in quello successivo arriverà al nostro organismo l'indicazione di assorbire meno calorie». Una regola che vale però anche al contrario: se non abbiamo introdotto fibre, nel pasto successivo l'organismo sarà spinto ad assorbire fino al 100% dell'introito calorico. E poi ricordarsi di evitare gli alcolici o almeno di non superare un bicchiere al giorno per l'uomo e mezzo per la donna, e cercare di frenare l'insonnia. Far saltare l'equilibrio tra microbiota e intestino potrebbe portare alla riattivazione del colon irritabile insieme a tutte le malattie infiammatorie croniche.

LA DIETA
Infatti dopo il letargo dell'inverno, a ogni cambio di stagione, l'intestino irritabile torna a farsi sentire, episodi di riacutizzazione a volte anche limitanti le normali attività sociali. Colpisce circa il 15-20% della popolazione italiana più le donne degli uomini. «La famosa colite nervosa o colite spastica, come veniva chiamata fino a qualche tempo fa, è una condizione caratterizzata da dolore addominale, crampi, gonfiore specie dopo i pasti conclude Ludovico Abenavoli, professore associato di gastroenterologia Università Magna Graecia di Catanzaro - le cause vanno ricercate proprio nel cambiamento di stagione, di alimentazione e nello sbalzo termico. Il consiglio è di tornare la nostra tipica dieta mediterranea sempre accompagnata dall'attività fisica». Se poi i disturbi sono troppo fastidiosi e durano oltre quattro giorni è bene rivolgersi al medico.
 

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