I numeri sui contagi da Covid-19 in costante crescita, oggi quasi 27mila, ed il valore dell'indice di trasmissibilità Rt proiettano presumibilmente l'Italia verso lo scenario 4, l'ultimo ed il più grave previsto nel documento "Prevenzione e risposta a COVID-19" redatto dall'Iss.
È infatti molto probabile, secondo quanto si apprende da fonti qualificate, che il valore di Rt abbia superato l'1,5 registrato la scorsa settimana e riferito al periodo 12-18 ottobre. Ciò per effetto del forte aumento dei casi. Proprio Rt sopra 1,5 è uno degli elementi che delinea lo scenario più grave dell'epidemia.
Lockdown, Conte: «Indice Rt ha raggiunto soglia critica 1,5. Epidemia in rapido peggioramento»
Ma cos'è esattamente lo scenario 4?
Prevede l'impossibilità di tracciare tutti i casi, un sovraccarico del sistema sanitario e una grande difficoltà a proteggere i soggetti fragili.
🔴 #COVID19 - La situazione in Italia al 29 ottobre:https://t.co/8ciMmO9yfx pic.twitter.com/KmI5bHMyRG
— Ministero della Salute (@MinisteroSalute) October 29, 2020
Come si procede per affrontare lo scenario 4?
Se la situazione di rischio alto persiste per un periodo di più di tre settimane, devono scattare «misure di contenimento molto aggressive», si legge. Le parole per riassumerle sono: limiti agli spostamenti e lockdown. Ecco il documento redatto dall'Iss e ultimato il 12 ottobre scorso.
Lo scenario 4, come come gli altri 3, prevede inoltre una classificazione in tre passaggi del rischio settimanale nelle Regioni/PA: rischio moderato (per almeno 4 settimane consecutive ad una valutazione del rischio più elevata); rischio alto/molto alto (per meno di 3 settimane consecutive) e rischio alto/molto alto (per 3 o più settimane consecutive e situazione non gestibile). Quest'ultimo livello è caratterizzato da «trasmissione comunitaria diffusa, cluster non più distinti tra loro, nuovi casi non correlati a catene di trasmissione note, pressione sostenuta per i Dipartimenti di Prevenzione», e tra le azioni indicate figura il « considerare la possibilità di restrizioni estese Regionali/provinciali».