Si stringe il cerchio sul killer che nel centro di Napoli ha ferito la piccola Noemi. È destinato ad avere presto un nome l'uomo che ha sparato tra la folla venerdì scorso. Quell'episodio, «una sconfitta per lo Stato» come lo definisce oggi il capo della polizia Franco Gabrielli, dovrebbe trovare una soluzione investigativa appena sarà possibile interrogare il pregiudicato Salvatore Nurcaro, bersaglio originario del killer: ridotto in fin di vita nell'agguato, sta meglio e potrebbe svelare agli inquirenti l'identità dell'aggressore. Si segue infatti la pista della vendetta personale, episodio di cui Nurcaro sarebbe in grado di rivelare ogni retroscena.
Noemi, i medici: «Buona funzionalità del polmone destro, criticità di quello sinistro. Le sue condizioni sono gravi»
Noemi, Mattarella in ospedale dalla bimba ferita. I medici: «La piccola rimane in condizioni critiche»
Restano sempre gravi le condizioni di Noemi, anche se dal bollettino medico emerge un segnale positivo: il polmone destro mostra una buona funzionalità, mentre il sinistro permane in condizioni critiche. La bimba è in coma farmacologico e in respirazione assistita: fuori dall'ospedale Santobono si moltiplicano le preghiere e i messaggi di solidarietà ad ogni livello, dal mondo istituzionale ai tanti semplici cittadini - tra cui moltissimi bambini - che stanno lasciando biglietti d'augurio, giocattoli e peluche accanto ai cancelli del nosocomio pediatrico.
Alla bimba è stata dedicata oggi la tradizionale supplica alla Madonna di Pompei, con la presenza di migliaia di fedeli. Un gruppo di mamme ha indetto per domani una recita del Rosario all'ingresso del Santobono; uno striscione con la scritta «Noemi lotta e vinci» è comparso nella stazione della Circumvesuviana davanti agli scavi archeologici di Ercolano.