Giugliano, lamette sulla sabbia: bagnanti in pericolo

Un azzardo camminare a piedi nudi, a rischio anche i cani

Le lamette raccolte sulla spiaggia di Licola
Le lamette raccolte sulla spiaggia di Licola
di Serena Palumbo
Lunedì 29 Aprile 2024, 07:00 - Ultimo agg. 18:10
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Sulla spiaggia di Licola non si raccolgono conchiglie, ma lamette. È domenica mattina, il termometro segna 22 gradi e a Napoli e provincia si fanno i primi bagni a mare. Il clima li permette, ma alcune spiagge no. Come quella di Licola. Il litorale e le acque inquinate mettono a rischio anche le passeggiate a piedi nudi sulla sabbia. A riva decine e decine di lamette si nascondono tra altri rifiuti. Contenitori di plastica, bottiglie di vetro, pneumatici, carcasse di automobili, giocattoli, assorbenti, confezioni di medicinali e tanti frammenti ormai irriconoscibili. Alcuni di questi oggetti vengono restituiti dalle onde, altri trascinati dal flusso del canalone dell’Alveo dei Camaldoli.

E così Valentina si è ritrovata a raccogliere rifiuti e non conchiglie durante la sua mattinata al mare. «Stavo passeggiando sul tratto di spiaggia libera dopo il Vittoria Beach Club, nei pressi della riserva naturale costa di Licola – spiega Valentina Mirabella, residente della zona – Pochi passi e ho notato una lametta.

Ho preso un bastoncino di legno per non toccarla a mani nude e l’ho raccolta. Non volevo lasciarla lì, sarebbe stato un pericolo per bambini e cani».

Un gesto di spontanea civiltà quello di Valentina, che però non si è fermato lì. «Continuando a camminare mi sono resa conto che le lamette erano tantissime. In circa venti metri ne ho raccolte trenta. Ho riempito tutto il legnetto. Dubito provenissero dal mare e che fossero lì da tempo, perché non erano arrugginite», conclude la donna. 

Alcuni frequentatori della spiaggia libera ritengono che vengano utilizzate dai pescatori per tagliare le reti e le lenze. Altri, invece, ipotizzano siano utilizzate per preparare strisce di cocaina da sniffare e poi gettate sulla sabbia. Resta la pericolosità della presenza di questi metalli affilati sulla sabbia. 

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«Fa rabbia questo abbandono e l'assenza delle istituzioni – dichiara Chiara Giunta, frequentatrice del litorale – Potremmo avere un lungomare invidiabile e invece non c'è manutenzione. Molti si lamentano dei troppi lidi sorti negli anni. Per me è una fortuna che ci siano. Quotidianamente puliscono la spiaggia, la sorvegliano. Offrono servizi come bagni puliti, giochi per bambini, parcheggi gratuiti e accessibilità ai disabili. Garantiscono ciò che dovrebbe fornire il Comune».

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