La disperazione della famiglia Scandiffio si percepisce negli occhi e nei volti di Michele e Antonella, genitori di Simone Scandiffio ventiduenne costretto a letto, sedato. Simone soffre di una grave forma di ADHD, di disturbo intellettivo e comportamentale che è divenuta oramai ingestibile con conseguenze anche gravi.
«Tutti i bambini con problemi mentali fino a diciotto anni sono seguiti dalle NPI poi dopo solo quelli con problemi psichiatrici (Bipolari e Schizofrenici) vengono presi in carico dall'Igiene Mentale - specifica Antonella- gli altri: ADHD, Autistici, Ritardo Mentale, Disturbi Comportamentali, vengono presi in carico dalle Neuroriabilitazione del territorio che ha solo il compito di accettare l'ingresso nelle RSA a regime Convitto e Semiconvitto, strutture però individuate dai genitori dei pazienti».
Dunque, Simone non rientra nel range dei malati psichiatrici e pertanto costretto a restare in casa sotto effeto di sedativi e farmaci.
«Bisogna muoversi al più presto - incalza Michele Scandiffio, il padre - serve presentare a chi di dovere una mozione parlamentare perché non ci si può girare dall'altra parte, c'è a rischio la vita di tanti ragazzi e la stabilità di tutte le loro famiglie, che vanno e vengono da un ufficio all'altro senza risolvere nulla.