«In questi terreni, così come in casa, il consiglio è di lasciare, quando possibile, il bambino con i piedi scalzi, sempre pensando che la calzatura è una forzatura, e non è sempre indispensabile costringerli a indossarla», aggiunge. Ma come scegliere la calzatura migliore? «Le scarpe dei bambini devono rispondere a tre caratteristiche: comodità, leggerezza e deformabilità - risponde Palmacci - Nella scelta delle scarpe dei piccoli, bisogna seguire gli stessi principi che valgono per l'adulto. Il piede del bambino deve essere libero di deformare la scarpa con la sua impronta. Una calzatura rigida limita i movimenti e riduce la possibilità per il piede di percepire l'ambiente esterno. Per questo è preferibile una calzatura che sia ben deformabile».
Un adulto comprerebbe mai, per sé, una scarpa che pesa 700 grammi? «Mai.
Sarebbe troppo pesante, nonostante il suo peso medio si aggiri intorno ai 70 chili. Ecco - risponde il medico - perché una scarpa di un etto è troppo pesante per un bimbo che pesa solo 10 chili. La scarpa deve essere leggera. Quasi non devono sentirsi, perché il bambino deve potersi muovere con facilità e agilità. È importante però sottolineare che l'incidenza della scarpa sulla salute della schiena dei bambini, è pressoché nulla. I bambini non hanno problemi di colonna, come gli adulti, per i quali invece la scelta delle calzature assume maggiore importanza». Se un bambino lamenta problemi alla schiena, lo specialista ortopedico «non guarderà i suoi piedi, ma farà indagini approfondite sulla natura della patologia, con esami come la risonanza magnetica. Nel caso in cui gli esami rivelassero un disturbo, non sarà la scelta della scarpa a correggere la colonna -conclude - ma interventi di altro tipo, che il medico studierà sul paziente».