Cinque morti sul lavoro in Sicilia, l'editoriale del direttore Roberto Napoletano: ma in che secolo siamo?

Il lavoro è anche pericolo, bisogna dotarsi di tutto ciò che serve per immunizzarsi dai rischi capitali

Il direttore Roberto Napoletano
Il direttore Roberto Napoletano
di Roberto Napoletano
Martedì 7 Maggio 2024, 07:00 - Ultimo agg. 17 Maggio, 16:03
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Sapete dove si trova un campus che consente di studiare a centinaia di migliaia di studenti in lingue diverse da tutti i Paesi del globo? Si trova a Napoli. Si chiama Federica ed è una gemmazione digitale di uno degli atenei più antichi del mondo. Ha 800mila iscritti e copre tutte le declinazioni del futuro spaziando dalle lauree Stem - bioinformatica, biotecnologie, ingegneria dei sistemi robotici intelligenti, matematica applicata, informatica al latino e al diritto amministrativo mettendo insieme intelligenza artificiale, didattica digitale plurilingue che riunifica Europa, Asia, Africa con al centro il Mediterraneo.

Sapete dove cinque persone muoiono soffocate, una dietro l'altra man mano che entrano nel tombino, intossicate dalle esalazioni nelle fogne? Accade a Casteldaccia, un Comune del Palermitano, a cinque giovani dipendenti di una ditta privata che stava effettuando in subappalto alcuni lavori di manutenzione per conto dell'Amap, la società che gestisce le condotte idriche e fognarie.

Queste due fotografie della realtà del nostro Sud appartengono una al ventunesimo secolo ben avviato, l'altra alla fine del diciannovesimo secolo che ignorava la prevenzione degli infortuni. C'è una lontananza drammaticamente siderale tra queste due fotografie della realtà. C'è più di un secolo che separa questi due eventi, ma questo secolo è passato.

Non si può accettare che possa esistere qualcosa che ci faccia retrocedere di un secolo indietro. La domanda da porsi è: in che secolo siamo? 

Nel secolo nuovo dove il paradigma è già cambiato o sta cambiando ed è quello del futuro o nel secolo vecchio dove lasciamo morire le persone in una fogna come avveniva cento e passa anni fa senza coscienza del pericolo che comporta un lavoro?

Bisogna che si cominci a capire che il lavoro è anche pericolo e che bisogna dotarsi di tutto ciò che serve per immunizzarsi dai rischi capitali.

Questo è il senso profondo del secolo nuovo che fa la differenza rispetto al secolo vecchio dove si riteneva che queste cose terribili potessero accadere e che andavano pazientemente messe nel conto. Come una volta succedeva con le malattie quando era pacifico che poteva succedere che prendevi la malattia e morissi senza potere fare nulla. Oggi no, questo è intollerabile, perché devi fare prevenzione e devi avere coscienza che si trae beneficio dalla prevenzione. Che prendere coscienza in tempo utile della malattia, può salvare la vita. Che bisogna premunirsi. 

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