Che il bere facesse male al fegato e inducesse cancro o cardiopatie, era noto da tempo. Che potesse produrre anche la demenza in dimensioni ragguardevoli diventa ora una certezza». Gli italiani bevitori a rischio sono circa 8,5 milioni, di cui 800 mila minorenni e 2,7 milioni di ultra 65enni. Tra i 18-24enni il fenomeno del "binge drinking", l'abbuffata alcolica fuori dai pasti in un breve arco di tempo, è salito dal 15,6% a 17% nel giro di un solo anno. Tra le regioni più a rischio la Toscana, che presenta dati superiori alla media nazionale: l'8,4% dei bevitori maschi contro il 6,1%, e l'8,5% delle donne contro 5,5%.
Alzheimer, l'abuso di alcol causa demenza precoce
Martedì 8 Maggio 2018, 17:06
- Ultimo agg.
9 Maggio, 13:09
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L'abuso di alcol è una delle principali cause di demenza, spesso precoce. È quanto dimostrato da due ricerche, una condotta dal Campbell family mental health research institute di Toronto e una dall'Università di Oxford. Di questo tema, e del crescente consumo di alcolici sia tra gli anziani che tra i giovanissimi, si parlerà nel corso del congresso nazionale sui centri diurni Alzheimer in programma il 17 e il 18 maggio a Montecatini Terme (Pistoia). «Bisogna cominciare a pensare - afferma Enrico Mosello, geriatra e coordinatore scientifico del congresso - che all'origine dell'aumento dei casi di demenza (in Italia sono ormai 1,3 milioni) non c'è solo la degenerazione associata all'età, ma anche l'amore per l'alcol.
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