Cina, preoccupa il nuovo virus delle scimmie: «Sintomi spaventosi, mortalità all'80%»

A Hong Kong un uomo di 37 anni ha contratto un tipo di herpes letale. Tra i sintomi febbre, nausea, vescicole e difficoltà respiratorie. Si ipotizza che potrebbe arrivare rapidamente in Occidente

Cina, preoccupa il nuovo virus delle scimmie: «Sintomi spaventosi, mortalità all'80%». Cosa sappiamo
Cina, preoccupa il nuovo virus delle scimmie: «Sintomi spaventosi, mortalità all'80%». Cosa sappiamo
di Mario Landi
Giovedì 11 Aprile 2024, 19:00 - Ultimo agg. 12 Aprile, 07:04
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Un nuovo virus in Cina preoccupa il mondo. Un uomo di 37 anni è in condizioni critiche dopo aver contratto l'herpes B, ovvero il virus delle scimmie. Con molta probabilità è stato contagiato dalla malattia all'interno di un parco di Hong Kong dove i visitatori possono avvicinarsi alle scimmie. Questo nuovo agente patogeno potrebbe arrivare in Europa? 

Ecco i sintomi

A Hong Kong è c'è un uomo positivo a un virus letale, herpes B.

Il 37enne sta rischiando la vita a causa di questo agente infettivo, conosciuto anche come virus delle scimmie. Lo ha probabilmente contratto durante la visita al parco Kam Shan, dove ci si può avvicinare agli animali. Qui il 37enne ha riferito di essere stato graffiato da un esemplare di scimmia.

Il paziente ha avuto una febbre altissima e poi ha perso conoscenza. Solitamente, i sintomi di questo virus compaiono dopo 3-7 giorni dal contagio e ricordano molto quelli del Covid-19: affaticamento, febbre e dolori muscolari. Col passare del tempo, se non si trattano questi primi sintomi, però, insorgeranno difficoltà respiratorie, dolore all'addome e vomito.

L'herpes B, in fase avanzata, provoca delle dolorose infiammazioni nel midollo osseo e nel cervello e, a quel punto, solo il 20% dei contagiati sopravvive. La ferita da cui il virus ha fatto il suo ingresso potrebbe riempirsi di vescicole.

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Di che cosa si tratta

Il virus simiae, noto anche come herpes B, è un agente patogeno che fa parte della famiglia degli Herpesviridae . È stato identificato per la prima volta nel 1932 e si trova principalmente nei macachi, ma per le scimmie si tratta di una malattia asintomatica, mentre una volta che viene trasmesso all'uomo può causare gravi danni all'organismo. L'herpes B si stabilisce nel corpo umano grazie al contatto di fluidi infetti delle scimmie oppure di graffi e morsi da parte di questi esemplari.

Il caso del 37enne contagiato non è l'unico che conosciamo: nel 2021 un veterinario era morto di herpes B a Pechino, dopo aver presentato sintomi come nausea e vomito. Secondo i medici, l'infezione è estremamente rara (sono stati contati soltanto una cinquantina di casi dal 1932 a oggi) ma davvero fatale (21 di questi sono morti). Se le popolazioni che vivono in aree rurali o accanto a parchi che ospitano esemplari di scimmie non si terranno a distanza dagli animali per evitare morsi e graffi, il virus simiae potrebbe rapidamente diffondersi. 

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