I ricercatori del laboratorio di Omar Akbari hanno lavorato con i colleghi del Vanderbilt University Medical Center per identificare un anticorpo umano ad ampio spettro per la soppressione della dengue. I ricercatori hanno quindi progettato il «carico» di anticorpi da esprimere sinteticamente nelle femmine di A. aegypti. «Una volta che la zanzara femmina lo riceve nel sangue, l'anticorpo viene attivato ed espresso», ha spiegato Akbari. Questo anticorpo «è in grado di ostacolare la replicazione del virus e prevenirne la diffusione attraverso la zanzara, cosa che quindi impedisce la trasmissione all'uomo» di questa malattia.
«È un approccio potente», assicura.
Secondo il ricercatore le zanzare ingegnerizzate potrebbero essere facilmente abbinate ad un sistema di diffusione, come ad esempio una trasmissione genica basata sulla tecnologia Crispr/Cas-9, in grado di trasmettere l'anticorpo in popolazioni di zanzare selvatiche. «È affascinante poter trasferire dei geni dal sistema immunitario umano per conferire immunità alle zanzare. Questo lavoro apre un nuovo campo di possibilità biotecnologiche per interrompere le malattie trasmesse da questi insetti», ha concluso James Crowe, direttore del Vanderbilt Vaccine Center, coautore dello studio.