Pichetto Fratin, lacrime al festival di Giffoni: «Entro il 2030 due terzi di energia rinnovabile»

Il Ministro dell'Ambiente ha incontrato in Sala Blu i Giffoners di "Impatto"

Il Ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica in Sala Blu per i Giffoners
Il Ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica in Sala Blu per i Giffoners
di Ilaria Cotarella
Venerdì 28 Luglio 2023, 16:38 - Ultimo agg. 29 Luglio, 12:30
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Le occasioni di scambio e di crescita per i Giffoners sono continue all Cittadella del Cinema. Nel penultimo giorno della manifestazione, non solo cinematografica ma anche culturale, civile e per alcuni versi culinari, i partecipanti al progetto Impatto Giovani hanno incontrato il Ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin. 

Il politico ha raggiunto la sede del Festival poco prima delle 12 e dopo aver visitato la Sala Truffaut, ha raggiunto la Sala Blu per la conferenza con i Giffoners di Impatto.

Domande specifiche, dirette e decise, al centro delle curiosità e dei dubbi dell'incontro il cambiamento climatico e gli effetti dello stesso sul territorio italiano, alla luce delle ultime vicende che hanno investito il territorio. «Stiamo cercando di affrontare il problema del cambiamento climatico a cui conseguono fenomeni di siccità e di piogge abbondanti, con determinazione», ha risposto il Ministro ad una delle prime domande poste dai Giffoners, «Lo facciamo con realismo. Abbiamo l'idea su dove arrivare ma c'è tutto un percorso da seguire per raggiungerlo. Investimenti sì ma dobbiamo effettuare anche grandi operazioni. Da un lato c'è la mitigazione, dall'altro lato l'adattamento. Dobbiamo intervenire in merito alla parte delle emissioni di CO2», ha spiegato. 

Il Ministro ha aggiunto che la realizzazione degli obiettivi futuri è, tuttavia, connessa anche al recupero di alcuni avvenimenti e fenomeni del passato. «L'obiettivo è quello di giungere al 2030 con i due terzi di energia rinnovabili. La sfida è quella di avere dell'energia pulita. Tutto però deve essere parametrato alla realtà, ovvero deve essere compatibile con il vivere sociale, altrimenti rischiamo di avantaggiare coloro che possono permettersi questa tipologia di energie a discapito di coloro, i poveri, che non possono», ha sottolineato Fratin. 

Davanti alle lacrime di Giorgia, una ragazza siciliana che s'è fatta interprete del grido di disperazione della sua terra - «Ministro, soffro di eco-ansia. In questi giorni la mia terra brucia. Sta bruciando tutto» - Pichetto Fratin, che è anche nonno di 8 nipoti, è scoppiato a piangere e asciugandosi le lacrime ha ribattuto: «Io ho la forza del dubbio. Glielo dico sinceramente. Ma abbiamo il dovere, ho il dovere da ministro, di impegnarmi per salvare il vostro futuro e quello dei miei nipoti». 

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A proposito della cooperazione internazionale sul fronte ambiente il Ministro è stato chiaro: «L'Europa è ricca. Gli Stati Uniti lo sono. Rispetto a tanti altri Stati nel mondo che sono poveri, coloro che hanno una forza economica maggiore hanno il dovere di consentire, comunque, a questi Stati, di crescere e di svilupparsi. Anche perchè c'è il rischio che gli Stati più forti vengano accusati di essersi arricchiti sfruttando la Terra. Perseguire certi obiettivi significa tenere conto di quelle che sono le realtà nazionali e del fatto che l'adattamento energetico anche degli edifici non è possibile per tutti, essendo necessario comunque che si disponga di risorse economiche», ha concluso.

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