I pazienti diabetici, soprattutto quelli con una glicemia non tenuta bene sotto controllo, possono rischiare conseguenze molto gravi se colpiti dal Covid-19. Per questo, è l'appello degli specialisti alla vigilia della Giornata mondiale del diabete che è il 14 novembre, è più che mai importante mantenere nei livelli corretti i valori glicemici. Oltre a fare attività sportiva, evitare sgarri a tavola e proteggersi dal virus.
«Per i pazienti diabetici - fa sapere il presidente della Società Iialiana di diabetologia Francesco Purrello dell'Università di Catania - è raccomandata la mascherina FFP2.
L'Italia, nella prima ondata, ha pagato un contributo molto alto in termini di contagi e controlli mancati negli ambulatori. Nei primi tre mesi della pandemia si è avuta una riduzione del 58% delle prime visite specialistiche di diabetologia e dell'80% di quelle di controllo. Basta pensare che una persona su tre con diabete di tipo 2 presenta una malattia cardiovascolare. E che, nel 90% dei casi è di natura aterosclerotica, quindi causata dall'accumulo di colesterolo sulle pareti delle arterie. Prima causa di infarto e ictus. «Conoscere i numeri delle complicanze - commenta Giuseppina Russo del Dipartimento di Medicina clinica e speriemntale del Policlinico Universitario Martino di Messina e global scientific leader dello studio - rappresenta un punto di svolta per noi clinici impegnati nella cura del diabete».
Sia il diabete, sia il Covid-19, ricorda Francesco Giorgino, presidente della Società italiana di endocrinologia attivano un'infiammazione molto pericolosa per l'organismo. «Bisogna quindi sapere come gestire il diabete in caso di infezione e istruire il paziente che se ha l'infezione deve avvisare i suoi medici di riferimento. Potrebbero rivedere la terapia perché alcuni farmaci sono sconsigliati se si è contratto il virus».