Ha sempre lottato e proverà a farlo fino alla fine. Per sé stesso e per la Salernitana, perché a Walter Sabatini le sfide non l'hanno mai spaventato. Anzi, gli sono sempre piaciute. Lo sanno tutti.
Nonostante i tanti problemi di salute personali che l'hanno però costretto negli ultimi tempi a un brusco stop e le tante difficoltà (ri)trovate in casa granata nei mesi scorsi che questa sera l'hanno tristemente costretto a dover fare i conti con la prima retrocessione della carriera. Già. Perché ogni tanto le sfide si possono anche perdere. Purtroppo o fortunatamente, perché da una sconfitta si può anche imparare e crescere. Ma intanto in queste ore toccherà dover convivere con il dolore, con la delusione.
Questa volta, infatti, il dg granata non è riuscito nell'impresa, questa volta la percentuale di speranze è sprofondata in Serie B. In modo brusco, nonostante i (vani) tentativi di ridare vita alla Salernitana proprio come fece a inizio del 2022. Ma niente da fare, il mercato è stato un flop così come i cambi in panchina. E allora con la sconfitta di Frosinone il club granata non può fare altro che salutare ufficialmente la Serie A, mentre nelle prossime settimane (ri)saluterà Walter Sabatini.
Ma prima di continuare a lottare solo e soltanto per sé stesso, nonostante un altro tipo di dolore, il dg granata proverà a supportare il presidente Iervolino gettando di fatto le bassi per la prossima stagione. Quella del rilancio, perché dalle sconfitte si può e si deve anche imparare e ripartire più forti di prima.