Sai perché il Colosseo è crollato solo per metà? Ecco cosa c'è sotto all'attuale forma asimmetrica

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Il Colosseo, anche conosciuto come Amphitheatrum Flavium, è stato costruito nel cuore di Roma ed è il più grande anfiteatro del mondo. Inizialmente aveva una capienza di 50 000 fino ad arrivare a 87 000 persone. Vespasiano iniziò la sua costruzione nel 71/72 d.C. e venne inaugurato da Tito nell’80. Ad un certo punto, però, crollò da una parte fino ad ottenere una forma asimmetrica. Il 1349 fu un anno catastrofico per l'anfiteatro di Flavio poiché un terremoto, con epicentro nell’Appennino Centrale, ne distrusse una parte e gli diede la forma asimmetrica. Il crollo derivò anche da un tipo di sottosuolo particolare su cui fu eretto. La parte meridionale del Colosseo è stata quella interessata dal crollo poiché è il lato che poggia sul sottosuolo molle, fatto di sedimenti fluviali. Focus ha fatto sapere che l’anfiteatro sorge infatti nell’avvallamento di un laghetto semi-artificiale che prendeva l'acqua da un antico affluente del Tevere, ed era posto al centro dei giardini della Domus Aurea, di Nerone. La parte settentrionale, invece, poggia su un terreno di rocce vulcaniche più solido e pertanto quel lato non ha subito modifiche. Nel corso dei secoli vi furono anche altri terremoti che contribuirono a dare al Colosseo la forma asimmetrica attuale. Per circa 5 secoli i gladiatori utilizzavano il Colosseo per le gare. Nel VI secolo d. C., però, fu dismesso. I massi che lo ereggevano vennero prelevati e riutilizzati per la costruzione di altri edifici. In particolare, dal IX secolo in poi, le macerie ed altre strutture ancora in piedi vennero usate per l'edificazione di nuovi palazzi della Roma papale, fra cui Palazzo Barberini. Nel XIII secolo al suo interno fu costruito un palazzo della famiglia romana dei Frangipane e successivamente continuò ad essere occupato da altre abitazioni civili.

Foto Shutterstock; musica Project