Il castello delle cerimonie, cosa succede adesso alla Sonrisa tra demolizione e canone di occupazione

La struttura ricettiva di Sant'Antonio Abate è stata confiscata in via definitiva a febbraio

I funerali di don Antonio Polese
I funerali di don Antonio Polese
Venerdì 3 Maggio 2024, 15:15 - Ultimo agg. 21:56
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Nei prossimi mesi saranno effettuate alcune perizie per stabilire l'impatto ambientale, paesaggistico, urbanistico ed idrogeologico delle strutture abusive della Sonrisa, nota anche come «Il castello delle cerimonie», la mega struttura ricettiva di Sant'Antonio Abate, in provincia di Napoli, confiscata in via definitiva lo scorso febbraio e conosciuta per un format Tv.

La decisione è stata resa nota nel corso dell'ultima seduta di consiglio comunale dalla sindaca di Sant'Antonio Abate Ilaria Abagnale.

Le perizie consentiranno anche di stimarne il valore e sarà delegato al nuovo Consiglio comunale (a breve sono previste le elezioni) il compito di decidere se demolire le strutture abusive oppure se sanarle e acquisirle nel patrimonio dell'ente. 

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Il Comune di Sant'Antonio Abate ha anche chiesto un canone di occupazione alla Sonrisa, che dovrà essere corrisposto partendo dallo scorso 15 febbraio, in sostanza dalla confisca definitiva, calcolato sulla base delle tabelle dell'Osservatorio del Mercato Immobiliare. Se la famiglia Polese, ex proprietaria della Sonrisa, pagherà, «il Castello delle Cerimonie» resterà aperto ancora qualche mese. 

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