Benevento, elezioni Europee 2024: è già sfida anti-astensionismo nel Sannio

Il rischio «fuga» dalle urne preoccupa i protagonisti

Seggi elettorali a Benevento
Seggi elettorali a Benevento
di Anna Liberatore
Giovedì 9 Maggio 2024, 11:08
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L’8 e il 9 giugno si torna alle urne. Non solo per scegliere i rappresentanti in seno al Parlamento europeo ma, in 26 Comuni del Sannio, anche per rinnovare i rispettivi Consigli. Soprattutto per la prima competizione, il timore è che il primo partito sia quello dell’astensionismo: le precedenti percentuali di affluenza ai seggi, infatti, veleggiano intorno al 50%. Discorso che però non vale per il rinnovo di sindaci e amministrazioni comunali, soprattutto nelle piccole realtà, dove la percentuale dei votanti supera spesso il 70%. Numeri che però calano sensibilmente nel Fortore.

Nella tornata del 2021, che incoronò sindaco di San Giorgio del Sannio Angelo Ciampi, l’affluenza fu del 70,74%: su 9.117 elettori, 6.449 espressero il voto. La competizione elettorale del 2019 a Puglianello, paese in cui è sindaco il deputato forzista Francesco Maria Rubano, registrò un’affluenza del 78,02% con 1.026 votanti su 1.315 elettori. Il 61,70% dei cittadini di Faicchio votò nel 2019 quando, con una percentuale «bulgara», conquistò la fascia tricolore Nino Lombardi, pure presidente della Provincia.

Ad Apice espresse il proprio voto il 69,79% degli aventi diritto: 3.767 su 5.398 elettori.

Analizzando i numeri, emerge che la percentuale di coloro che si sono recati al seggio nella tornata delle amministrative di cinque anni fa cala sensibilmente nei centri del Fortore. L’affluenza a Baselice fu del 52,62%, a Montefalcone di Val Fortore del 54,56%, a Colle Sannita addirittura del 39,27%. Ma anche a Circello, paese dell’area Tammaro-Titerno, i votanti furono il 56,84%. Emorragia di elettori pure a Pietraroja (44,44%).

Si tratta di un trend che in ogni caso preoccupa soprattutto i candidati impegnati nella competizione per le Europee, elezioni generalmente poco sentite dai cittadini. Nel 2019 il dato registrato a livello provinciale vide un’affluenza del 51,50%, tre punti percentuali in meno rispetto al 2014, quando fu del 54,5%. A Benevento città la metà degli elettori si recò alle urne nel 2019 (il 50,5%), mentre cinque anni prima i votanti furono il 48,7%. Primo partito in provincia la Lega (27,86); primo partito a Benevento il Movimento Cinque Stelle (31,5%).

«Le prossime Europee – ha detto Sandra Mastella, candidata con la lista “Stati Uniti d’Europa” - sono le più importanti degli ultimi 30 anni, rappresentano un momento cruciale per l’Europa e per gli Stati membri, compresa l’Italia, nonché per ciascun cittadino. Siamo di fronte a sfide senza precedenti e a opportunità straordinarie per plasmare il futuro del nostro continente. L’astensionismo è il primo nemico da combattere. Ogni voto conta e può fare la differenza nel determinare il corso dell’Europa e le politiche che influenzeranno la vita di milioni di persone. L’invito ai cittadini è a partecipare attivamente a questo importante momento democratico, esercitando il loro diritto di voto per un’Europa più forte, più unita e più inclusiva, in cui l’Italia e il Sud siano protagonisti».

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«Riconosco il rischio astensionismo - sottolinea Piernicola Pedicini, candidato con la lista “Pacce Terra Dignità” -, perché alimentato dalla perdita di fiducia nella politica a causa di decisioni gravissime e non legittimate dal popolo, come il finanziamento di guerre. In più bisogna considerare che l’astensionismo raddoppia al Sud, in Sicilia e Sardegna in particolare, con il risultato che gli elettori del Nord finiscono col decidere anche per i cittadini meridionali.

È perciò cruciale che i cittadini non cedano allo scetticismo ma diano il proprio contributo al processo democratico. Come? Votando per quelli che hanno dimostrato coerenza e integrità nel mantenere le proprie promesse e nel rappresentare gli interessi dei cittadini europei. Invito tutti i sanniti a esercitare il loro diritto di voto». «Il primo avversario è l’astensionismo – ammette il candidato della Lega, Luigi Barone - ma sono speranzoso non solo per il risultato della Lega ma anche per il mio personale».

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