Il primo furto del profumo Chance di Chanel risalirebbe a dicembre, poco prima di Natale. Già quel giorno nel Duty Free 25 del Terminal 1 dell'aeroporto di Fiumicino c'era la commessa trentenne che accusa Piero Fassino. È una dei sei testimoni che ha già parlato con la Polaria, che ha depositato alla procura di Civitavecchia la prima informativa sui fatti. Il nuovo procuratore capo Antonio Liguori dovrà decidere sul destino del deputato Pd, che adesso è formalmente indagato per tentato furto.
I video
Nell'informativa ci sono cinque video che smentirebbero la versione dell'ex sindaco di Torino.
Il presunto tentato furto
Fassino avrebbe risposto: «Sto andando a pagare, mi indica le casse?». Poi è andato via. La narrazione prosegue: «Ma quell’episodio è stato segnalato, tanto che il 27 marzo quando l’ho visto entrare di nuovo da noi ho pensato “Vuoi vedere che succede di nuovo?”. Ero con una collega. Lei è andata a chiamare la sicurezza, io l’ho seguito mentre andava via. Il profumo lo aveva messo in tasca, sempre uno Chanel Chance». In più c'è la testimonianza del vigilantes che l’ha fermato il 15 aprile: «Abbiamo chiamato la polizia e gli investigatori lo hanno identificato. Non ci ha detto nulla. Non ha reagito con frasi come “Lei non sa chi sono io”, ha solo tentato di pagare».