I passeggeri di una crociera P&O sono rimasti bloccati a bordo dopo che la nave è stata allontanata dalla Nuova Zelanda. A riferirlo il The Guardian. L'imbarcazione avrebbe dovuto fermarsi in diversi porti della nazione dell'Oceano Pacifico dopo essere partita da Sydney lunedì scorso. Ma alla Pacific Adventure è stato impedito l’attracco. Perché? Nel Paese con capitale Wellington ci sono rigide leggi sulla biosicurezza. E la nave aveva delle specie invasive attaccate al suo scafo. Secondo il rapporto, i sub avrebbero dovuto rimuovere tre cozze e un pezzo di corallo, ma le condizioni di immersione erano peggiori del previsto.
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Le lamentele dei passeggeri
I passeggeri, a causa dell'imprevisto, sono rimasti a bordo più a lungo. Uno di loro, Jake Welch, ha detto al Guardian: "I kit per i malati stanno andando via rapidamente". La crociera era stata riprogrammata per fermarsi solo in tre porti in Australia. "Mia moglie ed io siamo in questa crociera scadente verso il nulla, molto deludente, non viaggeremo mai più con P&O", ha detto un passeggero su una pagina Facebook creata per la crociera.
Unhappy passengers leave ‘doomed’ P&O Pacific Adventure ship in Hobart https://t.co/yUedknekRI
— Bird Brain (@Philip19600630) November 28, 2023
Il rimborso
La società ha poi offerto un rimborso e 300 dollari australiani, ovvero circa 200 dollari, di credito di bordo. "Abbiamo ascoltato il feedback dei nostri ospiti e comprendiamo che non tutti desiderano viaggiare di nuovo con noi", ha detto al giornale un portavoce di P&O. "Ancora una volta, ci scusiamo per il cambiamento di itinerario e ringraziamo i nostri ospiti per la loro pazienza e comprensione".
La spiegazione
Secondo l'Australian Biosecurity, il commissario regionale settentrionale della Nuova Zelanda, Mike Inglis, ha detto alla TV neozelandese che c'erano stati "livelli preoccupanti di biofouling" sulla nave Pacific Adventure. "Le nostre regole di biosicurezza sono in atto per proteggerci da parassiti che possono avere un impatto sull'ambiente della Nuova Zelanda, sugli ecosistemi marini unici, sull'industria dell'acquacoltura e sull'economia", ha affermato. Ha detto che le immagini inviate dagli operatori della nave mostrano "organismi ad alto rischio" che "potrebbero rappresentare un rischio per la Nuova Zelanda se la nave navigasse nelle nostre acque". "Comprendiamo che pulire lo scafo di una nave da crociera sia un compito difficile e complesso, spesso dettato dalle condizioni meteorologiche", ha affermato.