«Se parliamo di cure dentarie, dobbiamo parlare di zucchero, e le bibite sono la maggior fonte nella dieta globale», scrive Peres sulla rivista Lancet. «Il consumo di bevande zuccherate è il più alto in Nord America e in America Latina, ma anche in Australia», aggiunge Peres, docente di odontoiatria e salute orale. L'Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda meno di sei cucchiaini di zucchero aggiunto al giorno - ricorda lo studioso - mentre gli adolescenti australiani ne consumano tre volte di più.
E i tassi di carie in Australia riflettono le statistiche globali.
«Un bambino su tre all'età di 5 o 6 anni ha la carie nei denti da latte e all'età da 12 a 14 anni soffre di carie nei denti adulti», spiega. Peres e i suoi collaboratori sostengono che ridurre il consumo di zucchero aggiunto, con misure come una tassa sullo zucchero, è la chiave per combattere la prevalenza di carie, ma la misura incontra l'opposizione sia dei governi, sia dell'industria dello zucchero. «La storia della lunga battaglia in nome della salute pubblica contro i colossi del tabacco si sta ripetendo, ora questa volta si deve rivolgere verso l'industria dello zucchero» lamenta lo studioso.