«Non vogliamo più vivere queste tragedie. Le nostre strade possano essere strade più sicure. Le nostre frazioni possano essere zone dove non si vive il degrado, ma si cerca di far prevalere il bene in tutta la città». Questo il monito lanciato da don Luigi Grimaldi, parroco di Pregiato, nel corso della cerimonia funebre di Rosa Apicella, la 68enne investita ed uccisa sabato scorso in via Aniello Salsano. Ieri mattina poco prima delle 10 la chiesa di San Nicola si è riempita di una folla silenziosa. I figli di Rosa, Maria, Antonio e Vincenzo, i familiari e tanti amici e conoscenti di Pregiato, San Giuseppe al Pennino e Sant'Anna hanno ascoltato le parole di don Luigi che ha celebrato il rito funebre insieme al parroco di Sant'Anna don Mimmo Spagna. «Solo la Parola di Dio può consolare il dolore immenso dei tre figli di Rosa e di tutti i familiari. La vita è un dono meraviglioso e non va sprecato o messo in discussione o in pericolo. È una ferita troppo forte».
IL MONITO
Poi, il monito: «È stata una tragedia atroce, una tragedia che poteva e doveva essere evitata.
LE RICHIESTE
Nei giorni scorso Vincenzo Lamberti ha incontrato l'ingegnere Angelo Michele Lizio, dirigente del settore viabilità della Provincia di Salerno, e sottoposto alla sua attenzione diverse problematiche: in primis quella annosa di via Pasquale Di Domenico ( tratto delimitato dai blocchi di cemento da anni), poi del tratto di muro crollato il 6 marzo scorso sempre sulla provinciale Di Domenico. «Infine ho richiesto (come più volte segnalato e sollecitato) di installare dossi o dissuasori di velocità nel tratto compreso tra via Aniello Vitale, altezza tabacchi Vitale, e via Pasquale Di Domenico, per limitare le corse spericolate a tutela della pubblica e privata incolumità trattandosi di un centro abitato e del centro di vita della frazione (negozi, scuola, chiesa, associazioni)».