Ariano Irpino, rischio chiusura per l'Agenzia delle Entrate

Consegnata per il momento una porzione immobiliare di 59 metri quadrati

Ariano Irpino, rischio chiusura per l'Agenzia delle Entrate
Ariano Irpino, rischio chiusura per l'Agenzia delle Entrate
di Vincenzo Grasso
Giovedì 9 Maggio 2024, 10:10
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Rischio ridimensionamento o addirittura di chiusura dell'Agenzia delle Entrate di Ariano Irpino. Il grido di allarme arriva da più parti, specie dopo l'esercizio della facoltà di recesso parziale del contratto di locazione dei locali occupati dall'ufficio Ader (ex Equitalia) da parte dell'Agenzia delle Entrate.

Per il momento l'Agenzia delle Entrate ha riconsegnato al Comune di Ariano Irpino, proprietario dell'immobile ex Tribunale, una porzione immobiliare di 59 metri quadrati.

Si tratta di locali ubicati a piano terra che non vengono più utilizzati per la riscossione. Resta in vigore, in altri termini, il contratto di locazione sottoscritto nel 2018 tra Comune e Agenzia delle Entrate. Ma per molti scettici si tratterebbe solo di un primo passo verso un ulteriore ridimensionamento dei servizi erogati finora dall'importante ufficio statale.

Meglio vederci chiaro ed evitare altri scippi che metterebbero a rischio il ruolo stesso della città. Specie adesso che si parla di nuovo processo di sviluppo per la Valle dell'Ufita, di ruolo da svolgere nell'ambito del comprensorio. Anche perché non da oggi le Agenzie delle Entrate cercano di non far crescere le sedi non provinciali, continuando a fare continui accorpamenti.

Stesso rischio per Ariano Irpino? Il sindaco Enrico Franza prova a fare chiarezza: «Non c'è - precisa - alcun allarme. Si tratta solo di una rimodulazione degli uffici dell'Agenzia delle Entrate. Il contratto di locazione è stato sottoscritto nel 2018 per i locali ubicati al primo, secondo e terzo piano dell'ex Tribunale. Successivamente, nel 2019 anche per una porzione immobiliare al primo piano pari a mq 59 per la sistemazione dello Sportello Ader. Questo sportello ex Equitalia non viene più utilizzato e per questa ragione l'Agenzia delle Entrate ha esercitato il diritto di recesso dal canone di locazione. Nulla di più. Non ci sono dietrologie. È stato tutto definito in pieno accordo tra le parti. Restiamo vigili su tutto. Nessuno si augura la chiusura di questi uffici. Sarebbe come condannare le aree interne ad un ulteriore depauperamento e spopolamento».

Tutto chiaro? In realtà c'è chi non manca di evidenziare come nel bilancio di previsione dello Stato sia stato inserito un apposito articolo nel quale si ribadisce che bisogna procedere alla riorganizzazione dei servizi, all'ottimizzazione e digitalizzazione dei processi, nonché alla razionalizzazione delle sedi territoriali. Puntando a risparmi strutturali di spesa per ogni anno. E l'Agenzia delle entrate non deve mancare di rendicontare semestralmente al Ministero dell'Economia i risparmi registrati. Insomma, i timori non mancano. Anche perché nel frattempo ad Ariano Irpino, come altrove, non vengono ripianati gli organici. Basta scendere sotto le 30 unità lavorative per mettere a rischio la sopravvivenza di un ufficio territoriale. Ad Ariano Irpino ci sarebbe bisogno infatti di nuove assunzioni. È probabilmente su questo aspetto che bisogna vigilare.

I cittadini arianesi e del comprensorio sanno bene quanto sia costato nel 2013 la soppressione del Tribunale e della Procura della Repubblica. Immaginare un altro colpo del genere significa davvero contraddire le tante buone intenzioni manifestate dalla classe dirigente politica e amministrativa a favore delle aree interne. Non potrebbe che accrescere lo sconforto e la fuga dei giovani e dei talenti verso altre aree del territorio nazionale.

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