Il Consiglio provinciale convocato dal presidente Nino Lombardi presso la sala consiliare della Rocca dei Rettori, per la prima lettura del rendiconto per l'esercizio finanziario 2023, dopo aver dato il via libera sul punto, ha esaminato e approvato anche altri punti. Presenti i consiglieri Agostinelli, Capuano, Ciervo Fuschini, Iachetta, Iannace, Panunzio e Ruggiero. Per quanto riguarda la discussione sul rendiconto 2023, c'è stata la relazione di Nicola Boccalone, dirigente del settore amministrativo-finanziario, il quale ha richiamato le discussioni svoltesi nei giorni scorsi in sede di Commissioni consiliari e di Conferenza dei capigruppo. Il consuntivo registra un avanzo con 35 milioni di euro, «risultato acclarato dalla gestione dei residui effettuata regolarmente - ha dichiarato Boccalone - con particolare riferimento ai residui passivi. Le entrate accertate sono state pari a 6 milioni, tutte incassate; per quanto riguarda invece la Tefa, la tassazione dei servizi ambientali, si è registra un mancato recupero dei crediti dovuto al fatto che numerosi Comuni non hanno la capacità di onorare il debito accumulato con la Provincia a causa delle procedure di dissesto finanziario che li riguardano: su 5.581.000 euro di credito ad oggi è stato incassato il 20% del totale, ma nessuna somma è prescritta: in particolare il Comune di Benevento è il maggiore debitore nei confronti della Provincia». In una nota della Rocca, inoltre, viene evidenziato che «la spesa per il personale dipendente dell'ente rientra nei limiti della legge di riferimento. La capacità di indebitamento è pari a 1.400.000 euro». Boccalone ha inoltre evidenziato che «risulta quindi dalla valutazione del Collegio dei revisori che la capacità di riscossione dell'ente sia una delle due criticità riscontrate, ma questo deriva dalle ragioni ben note delle criticità di cassa soprattutto dei Comuni debitori».
In sintesi, il rendiconto è stato approvato dal Consiglio provinciale in prima lettura con 6 voti favorevoli e 3 contrari.