Affitti brevi, arriva la stretta: via libera dalle Regioni al codice identificativo anti-evasione obbligatorio per i proprietari

Partenza prevista a settembre, scatterà anche l’incrocio dei dati

Affitti brevi, arriva la stretta: via libera dalle Regioni al codice identificativo anti-evasione obbligatorio per i proprietari
di Francesco Bisozzi
Sabato 27 Aprile 2024, 00:05 - Ultimo agg. 1 Maggio, 12:28
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Semaforo verde per la stretta sugli affitti brevi. Con l’obiettivo dichiarato di dare trasparenza al mercato ed evitare truffe. Scatterà a settembre il debutto del Cin, il nuovo Codice identificativo nazionale con cui si punta a contrastare il fenomeno dell'evasione fiscale in un settore che vede, almeno ufficialmente, oltre 600 mila case in Italia esposte nelle vetrine online dei siti di annunci per locazioni turistiche. Tantissime sono invece quelle “trattate” in nero.

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IL PARERE

Fondamentale il parere favorevole della commissione Politiche del turismo della Conferenza delle Regioni e Province autonome, che ha approvato ieri il decreto sull’interoperabilità delle banche dati regionali predisposto dal ministero del Turismo di Daniela Santanchè.

Obiettivo dell'operazione: arrivare a un meccanismo unico di identificazione delle strutture ricettive in Italia, in chiave antifrode come detto. Manca ora l’intesa Stato Regioni sul decreto, che arriverà nel mese di maggio.

Soddisfatto il ministro Daniela Santanchè: «Si tratta di un risultato importante, raggiunto grazie a un intenso e impegnativo lavoro di squadra con le Regioni e le Province autonome. Si avvia cosi una procedura che sarà determinante per la definizione del Cin e che prevede di rendere interoperabili le banche dati regionali con quella nazionale. Un processo complesso che richiede il massimo impegno da parte di tutti i soggetti coinvolti».

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IL PERCORSO

Negli ultimi anni diverse Regioni hanno attivato questo tipo di codici. I codici regionali e provinciali vanno ora riclassificati e dotati di un prefisso di riconoscimento.

«Le Regioni sono pronte a impegnarsi su questo fronte, anche in presenza di un diverso grado di digitalizzazione delle banche dati regionali, nella consapevolezza di poter contare sulla collaborazione e il know how del ministero del Turismo», ha affermato il coordinatore della commissione Politiche turistiche, Daniele D’Amario.

Il nuovo Codice identificativo nazionale dovrà essere richiesto per ciascuna unità immobiliare a uso abitativo destinata alla locazione per finalità turistiche: andrà esposto sia all’esterno dello stabile in cui è collocato l'appartamento sia negli annunci. Per la mancata esibizione del codice la multa potrà arrivare a seimila euro.

Chi opererà senza Cin rischia di dover pagare, nel caso peggiore, ottomila euro di sanzione. Per i gestori di strutture senza i requisiti di sicurezza sono in arrivo invece multe tra 600 a 2.000 euro e tra duemila a diecimila euro per chi affitta casa ai turisti in forma imprenditoriale senza prima aver presentato la segnalazione certificata di inizio attività.

GLI OBBLIGHI

Gli obblighi e le sanzioni in materia di Cin, ha ricordato in precedenza il ministero del Turismo, si applicheranno a decorrere dal sessantesimo giorno successivo a quello di entrata in funzione della banca dati nazionale delle locazioni brevi. In pratica, lo scopo del nuovo codice identificativo per gli affitti a corta scadenza è quello di favorire le verifiche incrociate dell'Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza, al fine di contrastare l'evasione nel settore.

IL MONITORAGGIO

Nella legge di conversione del decreto Anticipi si legge che le informazioni contenute nella banca dati nazionale «saranno rese disponibili all'amministrazione finanziaria e agli enti creditori per le esigenze di contrasto dell'evasione fiscale e contributiva». In Italia il mercato degli affitti brevi vale, secondo alcune stime, attorno agli undici miliardi di euro, anche se non è mai stata fatta una ricognizione accurata, perché è evidentemente difficile avere numeri sul mercato sommerso. Di certo questa iniziativa farà chiarezza sul comparto, stabilendo regole certe.

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