Nel 2013 Angela Merkel svelò alla radio tedesca i trucchi utilizzati per mostrare sempre un aspetto curato e fresco: un’estetista pronta a truccarla ogni mattina, un angolo-beauty dove conservare tutto ciò che serve, compresa una stilista che le consigliava la collana giusta da abbinare, -si badi-, non al colore della giacca ma a quello dei bottoni (gioiello, di cui possiede una ricca collezione fatta da pietre dure, tutte inferiori al valore di mille euro). E i capelli? Per il caschetto biondo ci volevano "i mezzi adeguati” – cioè una buona lacca ‘extra strong’ che ne reggeva la piega anche 14 ore. Ma essere sempre curata all'ex cancelliera costa. E neanche poco.
Trucco e parrucco
Da quando ha lasciato la cancelleria nel 2021, Angela Merkelha ha speso infatti quasi 55 mila euro per parrucchiere e trucco.
La designer di fiducia
Merkel si affida a una professionista berlinese, parrucchiera e designer di moda, che non solo la pettina e la trucca quando è a Berlino, ma la accompagna anche nei suoi appuntamenti in Germania e all'estero. Dunque che anche le spese di viaggio e albergo dell'assistente sono a carico dell'erario.
Quanto costa essere curati
Ma quanto costa essere sempre in ordine? Il conto per il 2022 è stato di 37.780 euro, mentre nell'anno in corso la spesa è stata finora di 17.200 euro. In media fanno 3 mila euro mensili per quella che Tagesspiegel definisce "la bella presenza dell'ex cancelliera".
I blazer di Angela
Dopo la sua elezione, la "cancelliera in blazer", così venne definita, riuscì a strappare una timida approvazione anche da parte del re della moda Karl Lagerfeld, il tedesco di casa Fendi e Chanel: «Il look di Merkel è ok anche se dovrebbe lasciare quelle giacche aperte con una blusa sotto, i pantaloni devono cadere meglio addosso, il taglio degli abiti dovrebbe essere più preciso». Nel caso specifico di Angela, l'abbigliamento ha sempre rivestito un ruolo molto importante, sin dall'inizio della sua comparsa sulla scena politica nazionale e mondiale.
Perché indossa sempre la giacca
I suoi tailleur, la giacca colorata abbinata a pantaloni neri, sono diventati un simbolo. Uno stile comodo e sobrio. In origine si trattava sempre di un blazer dal taglio dritto, con scollo a V, revers e tre bottoni. Negli anni il modello, ideato per lei dalla stilista amburghese Bettina Schoenbach, è leggermente cambiato, lasciando il posto a qualcosa di più corto e spesso con scollo rotondo. Modifiche piccolissime insomma, quasi impercettibili. La giacca per lei è sempre stata una sorta di divisa, di camice da lavoro, un indumento da indossare proprio per non spostare l'attenzione dall'unico focus rilevante: il suo lavoro e il suo ruolo. L'unica occasione in cui è apparsa in una chiave più glamour è stata nel 2008, all'inaugurazione del Teatro dell'Opera di Oslo, quando ha stupito tutti deviando dal suo solito look e indossando un abito da sera con ampio décolleté. Da quel momento in poi non ha più voluto che si parlasse dei suoi outfit, proprio perché convinta che ci fossero questioni più importanti e che ci fosse un'attenzione troppo ossessiva nei confronti dei suoi. Anche se dietro, a quanto pare, c'è un lavoro piuttosto costoso.