«Dolori ogni giorno da quando avevo 13 anni: i dottori mi dicevano che ero esagerata», poi la diagnosi

Oggi Emma ha 24 anni e il suo dolore non è ancora terminato, ma il suo percorso è sicuramente stato di crescita e infine è riuscita a farsi ascoltare

«Soffro ogni giorno da quando avevo 13 anni, i dottori mi dicevano che ero esagerata», poi la diagnosi
«Soffro ogni giorno da quando avevo 13 anni, i dottori mi dicevano che ero esagerata», poi la diagnosi
di Hylia Rossi
Martedì 14 Novembre 2023, 18:30
3 Minuti di Lettura

Un dolore cronico e debilitante sin dall'età di 13 anni, eppure i dottori continuavano a ripeterle le stesse, stancanti parole, a chiamarla esagerata, a dirle che si trattava solo dei normali dolori del ciclo. Non è di certo una novità: alcune sofferenze non sono di tutti e chi è (fortunatamente) escluso, nonostante sia un professionista, troppo spesso tende a non prendere sul serio la questione. 

Oggi Emma ha 24 anni e il suo dolore non è ancora terminato, ma il suo percorso è sicuramente stato di crescita e infine è riuscita a farsi ascoltare. Ora che ha dato un nome a quell'agonia, ovvero "endometriosi", vuole fare in modo di urlarlo al mondo ed evitare che qualcun altro non sia ascoltato. 

Ecco la sua storia, come riportata il Mirror

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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L'endometriosi è un'infiammazione cronica che fa si che le cellule endometriali, normalmente presenti solamente all'interno dell'utero, crescano in altre parti del corpo diverse da quelle fisiologiche, causando dolori atroci. 

Emma Maxwell, che un tempo faceva l'allenatrice di lacrosse ma che ha dovuto abbandonare la possibilità di lavorare a causa della malattia, racconta la sua storia e dichiara: «Ho girato dozzine di dottori e mi dicevano che ero melodrammatica».

Ci è voluto del tempo prima di ottenere una diagnosi: «Continuavo ad avere dolori fortissimi e tutto ciò che riuscivano a fare era cambiare pillola e dirmi questo risolverà tutto.

Dai 13 ai 15 anni la sofferenza era concentrata soprattutto durante il periodo del ciclo, ma dai 16 anni non riuscivo neppure a bere senza sentire dolori insopportabili, anche senza mestruazioni».

Nel 2019 Emma si sottopone a un intervento di ablazione e poi di nuovo nel gennaio del 2023, quando i chirurghi hanno rimosso parte del tessuto che le stava causando dolore. Ancora oggi l'agonia non è finita, ma l'intensità cambia costantemente e si alterna a momenti di pace. 

«A volte», dice la ragazza, «non riesco nemmeno ad alzarmi dal letto, mentre altre volte sono super attiva e mi diverto con gli amici. Riesco comunque a godermi la vita, ma la mia condizione mi limita fortemente. Penso sempre a quando arriverà nuovamente il dolore».

Emma Maxwell ha deciso di combattere in prima linea per far sentire la propria voce e quella di tutti coloro che soffrono a causa dell'endometriosi e faticano a farsi ascoltare. Per questo motivo ha aperto una pagina Instagram, @endometriosisem, in cui parla del suo percorso e della malattia e cerca di sensibilizzare sull'argomento: «Le persone che soffrono di endometriosi dovrebbero sapere che non sono sole». 

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