Record dispersione scolastica:
Napoli lancia il progetto «Caterina»

Record dispersione scolastica: Napoli lancia il progetto «Caterina»
di Rossella Grasso
Mercoledì 6 Febbraio 2019, 15:07 - Ultimo agg. 16:06
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Secondo il rapporto sul benessere equo e sostenibile 2018 (Bes), curato dall'Istat, in Campania il 19% degli iscritti a scuola lascia prematuramente gli studi. Si va dal 22% di Napoli, al 18% di Caserta, al 15% di Salerno, fino a realtà come Avellino dove i giovani con solo la licenza media sono meno dell'8% del totale.

Solo il 52% arriva al diploma contro una media nazionale del 60%. Il 36% dei giovani campani non lavora e non studia. Uno scenario allarmante in cui si inserisce il progetto «Caterina», acronimo di Costruire e Animare Territori Educativi per ripensare insieme Napoli, di traparentesi Onlus e finanziato da Con i bambini nell'ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Seicentomila euro sono stati stanziati per il progetto che coinvolgerà 170 minori, italiani e stranieri, residenti nei quartieri del centro storico di Napoli.
 

In partenariato con numerose istituzioni e associazioni cittadine, per 36 mesi il progetto offrirà numerose attività per ragazzi dai 5 ai 14 anni in condizione di vulnerabilità socio-economica e relazionale per limitare il fenomeno dell'abbandono scolastico. «Proporremmo un modello innovativo di corresponsabilità educativa - ha detto Luigi Maria Salerno, presidente di Traparentesi Onlus - Una nuova alleanza tra docenti ed educatori, attravers l'implementazione di attività in orario scolastico ed extrascolastico». In programma oltre 60 moduli laboratoriali a scuola e sul territorio, interventi di contrasto della dispersione scolastica, laboratori artistici, educativi e di formazione per valorizzare i talenti e le abilità nascoste dei ragazzi.

In questo progetto non poteva mancare il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, «la casa di tutti», come l'ha definita il direttore Paolo Giulierini che offrirà la possibilità di svolgere laboratori sull'arte e la storia. «Il progetto Caterina si rivolge a tanti ragazzi in difficoltà per elevarli dal punto di vista educativo attraverso la conoscenza del proprio passato - ha detto Giulierini - È fondamentale per il nostro museo che vuole avere un ruolo sociale oltre che culturale, misurarsi con tutti i soggetti che operano per la crescita dei nostri giovani. 
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