Napoli, “Pubblica Tour” alla Federico II: prima docuserie sulla comunicazione digitale

Nel corso della giornata anche una tavola rotonda sull’uso dell’intelligenza artificiale in Sanità

“Pubblica Tour” a Napoli
“Pubblica Tour” a Napoli
di Stefano Cutolo
Giovedì 9 Maggio 2024, 12:59 - Ultimo agg. 10 Maggio, 07:35
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La Scuola di Specializzazione in Neuropsichiatria Infantile dell’Università Federico II di Napoli, diretta dalla professoressa Carmela Bravaccio, ha promosso oggi, in collaborazione con PA Social - Associazione Italiana per la Nuova Comunicazione Pubblica e Fondazione Italia Digitale, presso l'aula magna “Gaetano Salvatore”,una riflessione sull’utilizzo dell’intelligenza artificiale in sanità, nell’ambito del “Pubblica Tour”.

Giunto alla sesta tappa sul territorio nazionale, il tour di “Pubblica”, la prima docuserie italiana dedicata alla comunicazione e informazione pubblica digitale, ha l’obiettivo di raccontare e approfondire in tutta Italia l’importanza dei servizi e delle professionalità digitali, l’evoluzione della riforma della comunicazione istituzionale, il ruolo ed il futuro del metaverso e dei social network e valorizzare le buone pratiche di comunicazione nelle realtà italiane.

Carmela Bravaccio, Professore Ordinario di Neuropsichiatra Infantile e Direttore della Scuola di Specializzazione in Neuropsichiatra Infantile della Federico II, ha così presentato l'evento: «Oggi è una giornata di promozione e di informazione perchè si parlerà di intelligenza artificiale.

In salute mentale dobbiamo formare le nuove generazioni ed è per questo che la scuola di specializzazione ha promosso questo evento. L'AI può essere un qualcosa per il futuro e noi pensiamo che possa essere un'ottima cosa per la prevenzione, anche se, sull'intervento terepeutico, abbiamo ancora dei dubbi e questo lo riporta anche la letterature scientifica. Ricordiamoci che, dietro l'intelligenza artificiale, c'è sempre comunque l'uomo. È importante lavorare con la prevenzione, anche perchè ricordiamo che può essere utile per il cyber bullismo e per tutta una serie di situazioni. Però, andrebbe gestita sopratutto facendo formazione alle nuove classi mediche».

Nel corso dell'evento è intervenuto anche Francesco Di Costanzo, Presidente PA Social e Fondazione Italia Digitale: «L'intelligenza artificiale è in tante cose della nostra vita quotidiana e non ne siamo a conoscenza. Molte realtà utilizzano già questo tipo di tecnologie e la sanità, su questo, è già avanti perchè avendo più problematiche di altri settori è quasi obbligata a dover sperimentare e affrontare le problematiche, superandole anche creando nuove realtà, che diventano nuove pratiche da poter copiare. Pubblica è una Docuserie, quindi dopo aver fatto libri, podcast e approfondimenti di vario tipo, abbiamo deciso di creare un format diverso che fa conoscere cosa sono oggi i social, le piattaforme digitali, il metaverso e l'intelligenza artificiale».

Infine, Ciro Esposito, Professore Ordinario di Chirurgia Pediatrica e Direttore della Scuola di Specializzazione in Chirurgia Pediatrica della Federico II, ha parlato dell'applicazione di queste nuove tecnologie alla chirurgia pediatrica: «Attualmente, in questo ambito, le nuove tecnologie giocano un ruolo essenziale, non solo la chirurgia mini invasiva, che noi applichiamo da oltre 20 anni, ma anche la chirurgia robotica. In particolare, l'intelligenza artificiale si applica a quest'ultima. Le Tac e le risonanze dei pazienti, con malformazioni congenite complesse, possono essere analizzate dall'AI. Ciò permette di integrarsi con la chirurgia robotica, rendere gli interventi più precisi, ma sopratutto ridurre le complicanze. Per applicare questa tecnologia ci vuole un lungo training. In particolare, per la tecnologia robotica bisogna seguire dei corsi pratici sul simulatore prima di poterla applicare in clinica».

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