La lotta al tumore al polmone, patologia che ha un impatto sociale devastante, e le ultime scoperte nel campo della ricerca saranno al centro del convegno “L’oncologia polmonare nel 2024: evoluzione o rivoluzione terapeutica?”, che vedrà come responsabile scientifico Alessandro Morabito, direttore dell’Unità operativa complessa di Oncologia clinica sperimentale toraco-polmonare dell’Istituto tumori Fondazione “Pascale” di Napoli. Appuntamento il 19 gennaio dalle ore 9 all'Istituto “Pascale”.
Nel corso del convegno saranno presentati e ripercorsi i maggiori progressi che hanno rivoluzionato il trattamento del carcinoma polmonare negli ultimi 15 anni.
Nel corso di questi 15 anni l’Oncologia polmonare del Pascale ha partecipato a molti degli studi con questi nuovi farmaci ed ha sviluppato una esperienza crescente nei trattamenti integrati (chirurgia, radioterapia, terapie loco regionali e sistemiche), grazie anche all’attività del suo gruppo multidisciplinare operativo dal 2011, con un numero di oltre 4500 casi discussi fino ad oggi. Al convegno prenderanno parte esperti e specialisti del settore, e non mancherà una riflessione sulla comunicazione, affidata alla giornalista e divulgatrice scientifica Olga Fernandes: «La maniera in cui i medici comunicano la situazione al paziente - osserva Fernandes - è cambiata, si è evoluta. La persona deve essere sempre al centro, va accompagnata nel percorso di cura, va resa protagonista della lotta che combatte contro la patologia. Per questo motivo, nel mio lavoro, mi assicuro sempre di veicolare informazioni medico-scientifiche in un linguaggio semplice, accessibile ai più, sempre però mantenendo rigore e coerenza scientifica».
Moderatori del convegno saranno nomi di spicco dell'Oncologia, Chirurgia Toracica e Radioterapia, quali (tra cui) i professori Nicola Normanno, Cesare Gridelli, Edoardo Mercadante, Paolo Muto, Andrea Ardizzoni, Floriana Morgillo e Roberto Bianco. Il convegno sarà introdotto dal direttore generale del “Pascale” Attilio Bianchi, dal direttore scientifico Alfredo Budillon e dal direttore aziendale Maurizio Di Mauro.