Cisl Fp: concorso unico regionale per infermieri di famiglia

La Cisl chiede di organizzare al meglio i fondi del Pnrr per migliorare gli ospedali e fare nuove assunzioni

La Cisl chiede di stanziare fondi aggiuntivi per l'assunzione di medici e infermieri
La Cisl chiede di stanziare fondi aggiuntivi per l'assunzione di medici e infermieri
Mercoledì 3 Aprile 2024, 13:25
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«Con il finanziamento da parte del Pnrr di Case ed Ospedali di Comunità da destinare alla medicina territoriale può essere coperto il vuoto che ha importanti responsabilità nella crisi che vive la sanità nella regione, tra sovraffollamenti dei pronto soccorso aperti e liste di attesa spaventose. Ora però esistono tutte le condizioni per non perdere questa, probabilmente ultima, occasione per rilanciare il settore sul piano dell’offerta di salute, e dotare le strutture in costruzione e/o in ammodernamento del personale necessario, a partire dagli infermieri di famiglia».

Lorenzo Medici, leader della Cisl Funzione Pubblica della Campania, chiede di fare presto, e di sfruttare fino in fondo la possibilità offerta dallo Stato che ha stanziato fondi aggiuntivi ad integrazione di quelli del Piano nazionale di ripresa e resilienza per sostenere nuove assunzioni. «Bisogna bandire subito con i soldi resi disponibili dalla legge di bilancio – dice il segretario generale – un concorso unico regionale con riserva di destinazione.

Questo ci consentirà da un lato di non lasciare vuoti ed infunzionanti i nuovi presìdi e dall’altro di evitare che gli addetti entranti nei ruoli vengano utilizzati per coprire le carenze esistenti nei vari nosocomi. Solo così sarà possibile completare il circuito virtuoso medici di base – assistenza territoriale – ricoveri ospedalieri, facendo funzionare al meglio la filiera».

Il percorso, a detta della Cisl, è possibile a seguito dell’intesa raggiunta nei giorni scorsi tra la Direzione generale Salute della Giunta e i sindacati confederali e di categoria sull’avvio delle procedure selettive, decisa all’unanimità dal Consiglio regionale, per assumere quelli che sono stati impiegati in mansioni sanitarie e sociosanitarie nei servizi appaltati dalle aziende durante l’emergenza pandemica.

«L’accordo definito con la controparte pubblica – aggiunge Medici – con cui è stato stabilito di azzerare tutte le graduatorie degli idonei ancora aperte, avviando l’assunzione di circa 800 persone del comparto, e di riservare altresì, ai sensi della legge Madia 75 e del dlgs 268, il 50% dei posti per la stabilizzazione di chi ha maturato i requisiti previsti dalle citate disposizioni dà una risposta importante in questa direzione che, unita al concorso unico per gli infermieri di famiglia può produrre una offerta sanitaria se pure non ottimale, quanto meno sufficiente per la domanda, riducendo gli ancestrali ritardi che vedono purtroppo la Campania ultima in Italia. Avviare la macchina organizzativa al più presto possibile diventa perciò un imperativo categorico, perché temiamo che in futuro non ci saranno altre occasioni per potenziare una sanità come quella della nostra regione ricca di risorse professionali di eccellente qualità e povera di strutture e posti letto utilizzabili a sostegno dei bisogni dei pazienti e dei cittadini».

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