Napoli, il Teatro Serra chiude la stagione con due spettacoli di danza

Il Teatro Serra di Napoli chiude la stagione con due spettacoli a cura di Akerusia Danza: “Deviazione della rondine” e “Forse sì forse no”

Foto di scena al Teatro Serra
Foto di scena al Teatro Serra
Lunedì 6 Maggio 2024, 11:21
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Il Teatro Serra di Napoli chiude la stagione con due spettacoli a cura di Akerusia Danza: “Deviazione della rondine” di e con Fabrizio Varriale (assistente Chiara Alborino, musica Elio De Nicolo, processo vocale Monica Palomby).

Il secondo spettacolo è “Forse sì forse no” di e con Sabrina D’Aguanno Sonia Di Gennaro (arrangiamenti Giosi Cincotti, luci Ciro Di Matteo).

Dal 17 al 19 maggio a Fuorigrotta, in Via Diocleziano 316 (venerdì ore 21:00, sabato ore 19:00, domenica ore 18:00).

Filo rosso, le riflessioni sulle potenzialità dell’essere umano. «È uno spettacolo ispirato ai tentativi di volo, che affronta la dimensione onirica per parlare del desiderio e della voglia di superare i propri limiti» dice il ballerino e coreografo Fabrizio Varriale, autore di “Deviazione della rondine”, esibizione che indaga la relazione tra animalità ed umanità, attraverso la visione metaforica del volo di una rondine che, mitologicamente, rappresenta il ritorno alla vita, come segno di speranza e aspirazione spirituale, ma anche un'interiorizzazione della nostra natura animale che ci restituisce una visione immaginifica, visionaria e poetica delle leggi naturali, portandoci a vivere il mistero della nostra esistenza imprigionata nella finitezza della condizione terrena.

Diversa, eppure in assoluta risonanza, la rappresentazione “Forse sì forse no”; protagoniste Sabrina D’Aguanno e Sonia Di Gennaro, che portano in scena una riflessione sulla scelta e la disponibilità all’ascolto dell’altro, incarnata nelle possibili combinazioni di incastri di corpi e oggetti.

Casualità, incontri imprevedibili, connessioni spesso misteriose, punti di vista diversi o complementari, possono ingabbiarci o svelarci soluzioni non previste.

 

«Tutto parte dal fare e disfare in scena delle due interpreti, dalla cui sequenza di movimenti, quasi matematica, nasce la musica – dice Elena D’Aguanno direttrice artistica di Akerusia Danza – Un coinvolgimento che non tende a raccontare direttamente una storia, ma a suscitare emozioni che spingano a riflettere sulla realtà. Sono davvero poche le situazioni irrisolvibili, a volte basterebbe cambiare punto di vista per accorgersi di poter intraprendere una via alternativa».

Una proposta articolata in due momenti brevi: una modalità di fruizione della danza contemporanea, molto apprezzata dal pubblico.

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