Tutto è iniziato lo scorso Natale, quando i 315 ex dipendenti della Whirpool si autotassano e donano un assegno al Pascale perché, dicono, «se noi lottiamo per il posto di lavoro c’è chi sta peggio di noi e lotta per la vita». Un gesto che all’Istituto dei tumori di Napoli non è passato inosservato; è così che il management decide di avviare una campagna di prevenzione oncologica nelle fabbriche, partendo proprio dalla Whirlpool.
A bordo di un camper, attrezzato di mammografo, lettino e tutto ciò che serve per effettuare una visita, hanno preso il via tre ambulatori, quello senologico, quello urologico e quello delle mammografie.
«Presa in tempo qualsiasi malattia - dice Maurizio di Mauro, direttore sanitario del Pascale - si può risolversi con un semplice intervento. Con eventi come questo contribuiamo a sensibilizzare la popolazione alla cultura della diagnosi precoce assolutamente fondamentale nelle nostre strategie contro il cancro».
«Siamo particolarmente grati – dice l’operaio Massimiliano Quintavalle – ai medici del Pascale. Sono tre anni che noi lavoratori della Whirlpool stiamo lottando per il diritto al lavoro che ci è stato tolto. Ciò nonostante non dimentichiamo chi per un motivo o per un altro si trova in condizioni decisamente peggiori delle nostre e il primo pensiero va ovviamente a chi sta lottando per la vita; è bello che il Pascale ci abbia voluto ricambiare in questo modo».