Fruncillo: «Iandoli il candidato Fdi» ma il centrodestra si spacca

La leader di Fdi in Irpinia lancia la candidatura di Modestino Iandoli, ma Fi e Lega si sfilano: "Serve un nuovo tavolo di confronto"

Fruncillo: «Iandoli il candidato Fdi» ma il centrodestra si spacca
Fruncillo: «Iandoli il candidato Fdi» ma il centrodestra si spacca
di Rossella Fierro
Mercoledì 24 Aprile 2024, 00:05 - Ultimo agg. 07:47
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Il centrodestra si spacca sulla candidatura a sindaco per le amministrative dell’8 e 9 giugno. Dopo mesi di dialogo con gli alleati, Forza Italia e Lega in primis, il partito dei meloniani rompe gli indugi annunciando la candidatura a sindaco di Modestino Iandoli, dirigente del partito con alle spalle esperienze sia in consiglio comunale che provinciale.

A darne notizia è la presidente irpina di Fdi, Ines Fruncillo, in un lungo documento in cui rivendica di aver profuso il massimo sforzo per arrivare ad una soluzione unitaria e di coalizione, prende atto dello stallo attuale delle trattative. «Oggi Fratelli d’Italia, pur auspicando un avveduto e costruttivo confronto sul tavolo nazionale di coalizione, assume su di sé la responsabilità derivante dal ruolo di primo partito della coalizione e indica Modestino Maria Iandoli come candidato alla carica di sindaco per la città di Avellino - scrive Fruncillo - la candidatura di Iandoli, dirigente di comprovata capacità amministrativa, di specchiata ed indiscussa moralità personale e di evidente spessore professionale, nasce da lontano, tra i banchi del consiglio comunale e provinciale, che lo hanno visto più volte protagonista, sempre al servizio della causa del centrodestra, più volte presidente provinciale e componente dell’assemblea nazionale di Alleanza Nazionale. È il tempo del confronto sulle proposte concrete e sulle progettualità che puntino a risollevare le sorti della nostra città e che ci consegnino la certezza di un futuro libero, trasparente e capace di distribuire benessere per tutti».

E sul caso c’è l’avallo del plenipotenziario di Fdi e viceministro agli Esteri, Edmondo Cirielli, che spiega che il suo partito «rivendica la guida della città dopo il grande risultato ottenuto alle ultime politiche».

Per il deputato Gianfranco Rotondi, che rimanda ogni decisione ai vertici romani, il profilo di Iandoli «è meritevole di essere sostenuto da tutta la coalizione. Penso che nelle prossime ore toccherà al tavolo nazionale una iniziativa di sintesi che allinei Avellino alla filiera di successi elettorali del centrodestra, ultimo quello in Basilicata. L’unità del centrodestra è un valore non negoziabile. Fdi fa bene ad assumere la responsabilità di mettere in sicurezza la presenza di un candidato autorevole del centrodestra alla carica di sindaco di Avellino». Nelle stesse ore, però, altri esponenti di Fratelli d’Italia hanno investito della vicenda, formalmente e pubblicamente, il senatore Antonio Iannone, commissario regionale del partito. Il commissario del circolo cittadino, Vincenzo Quintarelli, i responsabili organizzazione e pari opportunità, Edoardo Fiore e Maria Teresa Lombardo, chiedono a Iannone di intervenire per ripristinare «il senso di logica che sembra smarrito» e definiscono «improvvida la scelta di correre da soli con un proprio candidato, decisione che potrebbe essere letale per il partito e per gli stessi alleati, essendoci trovati, per situazioni contingenti legate alle note vicende del sindaco dimissionario, a poter contare su una possibile vittoria con una coalizione di centrodestra sostenente un unico candidato a sindaco».

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Una fuga in avanti che non convince gli alleati. Carmine De Angelis, coordinatore di Forza Italia, boccia il metodo: «Iandoli è un candidato di tutto rispetto, ma di partito non di coalizione. È una scelta unilaterale, di bandiera, a corollario della campagna elettorale per le europee. In una coalizione non può esserci spirito di prevaricazione, d’altronde dove ci sono state candidature imposte, è il caso Sardegna, il centrodestra ha perso. Noi riteniamo che per Avellino serva una candidatura di spessore, moderata e centrista». Anche il segretario della Lega, Salvatore Vecchia, definisce quello di Iandoli un nome che «non può essere considerato espressione della coalizione. Prendiamo atto della legittima scelta di Fruncillo, ma noi altri continueremo a lavorare per un nome di sintesi».

In campo restano ancora l'opzione Rino Genovese, caldeggiata dal candidato forzista alle europee, Angelo D’Agostino, e quella del coordinatore provinciale dell'Udc, Gennaro Romei, il partito centrista che rivendica per sé, all’interno della coalizione di centrodestra, di poter mettere la bandierina sul capoluogo avellinese con un proprio nome. Ma Vecchia non esclude una terza via: «La soluzione potrebbe essere un nome non espressione di un singolo partito, ma capace di rappresentare tutte le anime. Entro la fine di questa settimana bisognerà decidere, auspicando che Fruncillo faccia un passo indietro in nome dell’unità della coalizione».

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