Influenza e Covid, picco di contagi in arrivo: come proteggersi e i consigli per evitare i contagi. Ospedali in difficoltà

Influenza e Covid, picco di contagi in arrivo: come proteggersi e i consigli per evitare i contagi. Ospedali in difficoltà
Influenza e Covid, picco di contagi in arrivo: come proteggersi e i consigli per evitare i contagi. Ospedali in difficoltà
Domenica 31 Dicembre 2023, 07:25 - Ultimo agg. 2 Gennaio, 08:46
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Non siamo ancora al picco, previsto la prossima settimana, ma sono sempre più gli italiani alle prese con l'influenza, con numeri già elevati per questo periodo e con ricadute negli ambulatori dei medici di famiglia e nei pronto soccorso.

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Influenza, il picco

Proprio l'anticipo del punto massimo dei contagi, che generalmente si verifica a fine gennaio, sta provocando un maggior afflusso nei reparti d'urgenza anche a causa della coincidenza della parziale chiusura degli studi medici di famiglia per le feste. «Quest'anno la situazione sembra peggiore rispetto agli anni passati proprio per questa coincidenza temporale» sottolinea Filippo Anelli, presidente dell'Ordine dei medici, precisando che tutto il sistema, compreso quello dei medici di famiglia in queste settimane, sta registrato un aggravio di lavoro e di disagi.

L'Istituto superiore di sanità ha evidenziato il trend settimanale in crescita dell'influenza con una percentuale di contagiati poco sotto il 30% (29,4%) sul totale dei campioni analizzati, sottolineando inoltre come nel caso della simil influenza il livello attuale risulti il più alto di tutte le stagioni precedenti. Mentre sono quasi 40mila le infezioni da Covid registrate nell'ultima settimana, anche e i dati Fiaso non segnalano un aumento di ricoveri a causa del virus pandemico.

Il carico degli ospedali

«Una mole di attività così non si era mai vista - afferma il segretario della Federazione italiana dei medici di medicina generale di Roma e provincia, Pier Luigi Bartoletti -.

Nel mio studio le visite sono raddoppiate in questi giorni». I pazienti, spiega il medico, si presentano in ambulatorio a causa dei vari virus che circolano in questa fase dell'anno: «È il mix di Covid, influenza e sintomatologia intestinale. Il peggio deve ancora arrivare a inizio gennaio quando riapriranno le scuole». E Bartoletti riferisce di un sovraccarico nei pronto soccorso della capitale confermato anche dall'Ordine dei medici di Roma che segnala un aumento dell'attività del 30%.

«Nei momenti di difficoltà il sistema va in crisi. Questo è un periodo in cui, oltre agli incidenti delle feste, si aggiungono i casi dell' influenza che si sommano ai casi Covid, anche perché abbiamo eliminato le mascherine che avevano attenuato la diffusione dei virus influenzali. - dice il presidente dell'Ordine dei Medici di Roma, Antonio Magi - Nei Pronto soccorso risulta un'attività superiore del 30 % rispetto al periodo natalizio dei tempi pre-Covid». Secondo Dario Manfellotto, presidente della fondazione Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti (Fadoi) con l'aumento dei casi di influenza e Covid si sta verificando un rallentamento delle procedure ospedaliere.

Nelle Regioni

In Lombardia la crescita dei contagi da influenza provoca ricadute sulle strutture: nell'ultima settimana sono stati più di 150mila le persone che si sono ammalate. Al pronto soccorso del Policlinico di Milano oggi pomeriggio sono stati registrati 59 pazienti in trattamento e 13 in attesa, al Niguarda 48 trattati e 22 in attesa, al San Raffaele 83 trattati e 5 in attesa. I numeri degli ospedali di Milano mostrano come il picco di accessi per influenza e covid (accresciuto dal periodo di festa in cui parte dei medici di famiglia sono in vacanza) dia ancora lontano dal diminuire.

E intenso è anche il lavoro delle ambulanze, che si trovano a dover attendere a volte a lungo che i pazienti possano essere presi in carico. Un soccorritore ha raccontato di tre ore di attesa ieri a Seriate, in provincia di Bergamo. Per meglio affrontare il problema dal Pirellone hanno deciso di sospendere fino al 15 gennaio i ricoveri da casa in ospedale per terapie riabilitative. E già il 21 dicembre aveva chiesto di ridurre gli interventi di elezione.

Agenti patogeni stagionali

Oltre che al virus dell’influenza, nel corso della stagione fredda infatti ci si ritroverà a fare i conti con altri 262 “ospiti indesiderati” che possono provocare sindromi parainfluenzali. Si tratta perlopiù di influenze intestinali, responsabili di crampi e dolori addominali, malessere generale, perdita di appetito, febbre, dolori muscolari e mal di testa. A differenza dell’influenza vera e propria, le sindromi parainfluenzali durano pochi giorni, anche se possono lasciare qualche strascico dopo la guarigione. Tra influenza e sindromi parainfluenzali, si stimano per questa stagione oltre 16 milioni di italiani KO o quasi.

 

Come difendersi

Oltre alla vaccinazione è altrettanto fondamentale tenere bene a mente alcune regole di buon senso contro l’influenza, più volte promosse anche durante la pandemia Covid. La prima è quella di lavare regolarmente le mani e asciugarle correttamente. In particolare, le mani devono essere sciacquate accuratamente con acqua e sapone per almeno 40-60 secondi. I disinfettanti per le mani a base alcolica possono rappresentare una valida alternativa in assenza di acqua.

È inoltre raccomandato osservare una buona igiene respiratoria, ossia coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce, con fazzoletti monouso da smaltire correttamente. Nel caso in cui le precauzioni prese non bastassero è bene ricordare che per curare sia l’influenza stagionale che le sindromi parainfluenzali si possono utilizzare solo farmaci in grado di attenuare i principali sintomi, attenendosi al foglietto illustrativo per quel che riguarda le dosi. Per esempio, se il problema è soprattutto la febbre è opportuno far ricorso a un antipiretico, mentre se oltre all’aumento della temperatura si è tormentati anche da dolori a muscoli e articolazioni a tale medicinale si può associare un antinfiammatorio.

Inoltre, chi ha il naso chiuso può favorirne la liberazione con un decongestionante nasale, mentre chi lamenta tosse può attenuarla con gli appositi sciroppi. Assolutamente inutili sono invece gli antibiotici.

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