Medico casertano evita l'amputazione dei piedi al direttore dell'Orchestra da camera fiorentina

Usata una nuova tecnica con il rilascio d'antibiotico

Ospedale univesritario Careggi
Ospedale univesritario Careggi
Lunedì 24 Aprile 2023, 11:51 - Ultimo agg. 25 Aprile, 10:49
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È iscritto all'ordine dei medici di Caserta il professionista che con una tecnica innovativa è riuscito a evitare l'amputazione di entrambi i piedi a un paziente, direttore dell'Orchestra da camera fiorentina. Si tratta di Armando del Prete, 38 anni, dirigente medico presso l'ospedale universitario Careggi, dove lavora nel reparto di ortopedia e si occupa specificamente della chirurgia del piede.

A darne notizia il consiglio dell'ordine dei medici di Caserta, presieduto da Carlo Manzi: «Spesso ci capita di leggere di imprese professionali da parte di nostri iscritti operanti fuori regione. Nel caso specifico si tratta di un amico e collega che ha frequentato con me la facoltà di medicina del territorio per poi spostarsi a Firenze per la specializzazione in ortopedia - sottolinea Manzi - Se da un lato queste notizie ci riempiono di gioia e di orgoglio, dall'altro penso a come la mobilità sanitaria in uscita si ridurrebbe richiamando queste professionalità nelle strutture del servizio sanitario Regionale campano».

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A raccontare l'operazione è lo stesso Armando Del Prete. «Il paziente presentava una infezione bilaterale dei piedi. Questi casi si chiamano “cancrene umide” e vengono trattate con l'amputazione dei piedi. Ipotesi che non aveva accolto di buon grado il paziente, considerata anche la sua attività. Da qui la proposta di utilizzare una nuova e innovativa tecnica che prevede l'utilizzo di dispositivi che una volta impiantati rilasciano antibiotico, che in questo modo funziona dove serve. Questa era la novità. Naturalmente a questo si è arrivati dopo un percorso un pò più lungo. Il paziente ha risposto molto bene e nell'arco di circa due mesi le ferite si sono chiuse, il piede non era più gonfio e il paziente ha ripreso ad alzarsi. Ma soprattutto il maestro ha ripreso la sua attività».

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