Colesterolo, il nuovo farmaco per tenere i livelli bassi: bastano due iniezioni all'anno. Effetti collaterali

Si basa sulla tecnologia del vaccino anti-Covid

Colesterolo, il nuovo farmaco per tenere i livelli bassi: bastano due iniezioni all'anno. Effetti collaterali
Colesterolo, il nuovo farmaco per tenere i livelli bassi: bastano due iniezioni all'anno. Effetti collaterali
Mercoledì 25 Ottobre 2023, 16:47 - Ultimo agg. 26 Ottobre, 11:28
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Addio al colesterolo cattivo con due iniezioni l'anno. Il nuovo farmaco “Inclisiran”, basato sulla tecnologia del siero anti-Covid, rappresenta la prima arma di prevenzione contro le malattie cardiovascolari perché promette ai pazienti a rischio di tenere i livelli nel sangue entro il range consigliato. Il farmaco è in grado di dimezzare i livelli del cosiddetto colesterolo LDL e di mantenerli stabili nel tempo. Gli ultimi risultati dello studio clinico sul farmaco, sviluppato da Novartis e condotto su migliaia di pazienti, hanno dimostrato che è sicuro ed anche efficace «con una riduzione potente e duratura del colesterolo LDL fino al 54% nei pazienti con malattie cardiovascolari», secondo i dati forniti dalla stessa azienda farmaceutica. 

Lo studio

Tutto è cominciato monitando il caso di una donna americana e quello di un'africana, entrambe con livelli straordinariamente bassi di LDL. «Anche se gran parte della popolazione cerca in tutti i modi di non superare i 200 livelli di LDL - spiega il quotidiano spagnolo ABC - non hanno raggiunto i 15 mg per decilitro di sangue, una cifra bassissima se paragonata ai 70 mg/dl che risulterebbero dall'analisi del sangue.

Un bambino o i 100 di una persona sana e attiva senza alcun problema di colesterolo». «Ma la cosa più curiosa - ha evidenziato la testata online - è che i loro valori non erano cambiati nemmeno con una dieta ricca di grassi né con uno stile di vita malsano». Il segreto sta nell'alterazione del gene PCSK9 che svolge un ruolo chiave nel metabolismo del colesterolo e che, se inibito, diminuisce la produzione di colesterolo dannoso. L'incredibile scoperta scientifica ha dato il via a diversi filoni di ricerca nella lotta contro uno dei peggiori nemici del cuore fino all'arrivo del nuovo farmaco anti-colesterolo, iniettabile ogni sei mesi. 

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La tecnologia

Secondo Novartis “Inclisiran” è pura innovazione terapeutica: «È il primo che agisce imitando il percorso naturale di regolazione dell'espressione genetica nel nostro corpo» spiega la casa farmaceutica. Si basa tutto sulla tecnologia dell’Rna, simile a quella utilizzata nei vaccini anti-Covid.  «È un farmaco innovativo che agisce secondo una modalità non utilizzata nel mondo cardiovascolare», ha spiegato José María Mostaza, ex presidente della Società spagnola per l'aterosclerosi e primario di medicina interna dell'ospedale La Paz di Madrid. «È efficace quasi quanto altri farmaci che prendono di mira il PCSK9, ma il vantaggio è la comodità di ottenere quasi gli stessi risultati con due iniezioni annuali».

Il principale nemico del cuore è l'accumulo di grasso sotto forma di placche all'interno delle arterie. Queste placche possono rompersi e generare un coagulo che porta direttamente all'infarto del miocardio, all'ictus o all'infarto intestinale. E a volte l’intero processo viene attivato senza che il paziente sia consapevole della propria malattia.

Effetti collaterali

Le iniezioni non esenteranno però i pazienti dai trattamenti orali: il siero andrà solo ad aggiungersi alle pillole anti-colesterolo già somministrate. Secondo lo studio il vantaggio del nuovo farmaco è la sua efficacia e, soprattutto, la sua sicurezza. «Negli studi clinici si sono osservati solo lievi effetti collaterali» ha spiegato José Luis Zamorano, primario di Cardiologia dell'Ospedale Ramón y Cajal che ha partecipato anche alle sperimentazioni effettuate in Spagna. «È sicuro, molto efficace e, soprattutto, risolverà il problema della complicance del paziente al trattamento. Sarà sufficiente un'iniezione sottocutanea ogni sei mesi, che i pazienti potranno anche far coincidere con la visita di controllo in ospedale». In Spagna il Ministero della Salute ha già annunciato che lo finanzierà nei casi più a rischio come i pazienti cardiovascolari che non riescono ad abbassare i livelli di colesterolo “cattivo” sotto i 100 mg/dl con le cure già disponibili oppure con la dieta e l'esercizio fisico.

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