La terza vittima della strada in meno di sei mesi riaccende drammaticamente l’allarme sulla sicurezza nel capoluogo. All’indomani della morte del 62enne Michele Maddalena, l’ex poliziotto sbalzato dalla sua moto dopo un tamponamento con un’auto sul Lungomare Colombo, c’è da fare i conti ancora con una recrudescenza di feriti e incidenti sulle strade. E all’orizzonte c’è da risolvere anche la grana ristrettezza dei fondi per mettere in sicurezza le strade. Il Comune da febbraio ad oggi ha provveduto al rifacimento di 61 attraversamenti pedonali, ha installato “occhi di gatto” luminosi su via Torrione nei pressi del sottoponte di via Vinciprova, ha revisionato alcuni semafori sul Lungomare da via Trieste a Torrione, ha installato un nuovo semaforo nei pressi della cittadella giudiziaria. Ma non basta. Perché resta sguarnita ancora mezza città. Nella zona orientale non si contano infatti più gli attraversamenti pedonali sbiaditi.
LA DENUNCIA
«Si è bloccato tutto perché non ci sono fondi – l’sos dell’assessore alla sicurezza, Claudio Tringali - Ne parlerò col sindaco per programmare gli interventi che servono». L’amministrazione ha acquistato finalmente un nuovo autovelox che potrà essere impiegato anche di notte sotto la pioggia, con un investimento di circa 17 mila euro. A cui si aggiunge anche la dotazione dell’etilometro. Ma restano ancora da eseguire i rifacimenti delle strisce pedonali da Torrione fino a via Irno, passando per Pastena e Mercatello. Ne è un esempio l’attraversamento pedonale di via Eugenio Caterina (zona Irno) dove ogni giorno passano pedoni esponendosi a rischio. «Dal punto di vista dei fondi noi avevamo 100mila euro a disposizione – spiega Tringali – Li abbiamo spesi tutti per i lavori fatti, inclusi i semafori che abbiamo attivato e revisionato. Adesso il settore ha bisogno di altri fondi per completare la messa in sicurezza delle strade». Dal sindaco di Salerno, Vincenzo Napoli, c’è però una chiara affermazione di una linea programmatica che va nella direzione di non fermare il piano di rifacimento stradale avviato nei mesi scorsi. «Abbiamo messo le bande sonore – afferma Napoli - la segnalazione luminosa, abbiamo messo dei limiti di velocità, dei dissuasori, l’uso della semaforica sul lungomare che alcuni cittadini in qualche modo contestano perché in qualche modo rallenterebbe i flussi di traffico e in realtà serve a rallentare le macchine per fare in modo che non arrivino a velocità elevate su un tratto di strada che poi si dimostra essere pericolosissimo. Quindi, serve a moderare la velocità delle autovetture e fare in modo che non si verifichi quanto, purtroppo, si è verificato anche ieri sera. Ci stiamo lavorando attivamente – rimarca il sindaco - e stiamo facendo delle iniziative che replicheremo e rafforzeremo nel corso di questi mesi e andremo avanti».
I NUMERI
Nel 2023 sono già le 3 le vittime della strada.