Salerno, i giudici del Riesame rigettano i ricorsi: niente reintegro alla torre Carridologica per Coscioni e il suo team

i giudici del Riesame di Salerno devono ancora depositare l'ordinanza per la il ricorso della procura sull'interdizione di Coscioni dall'Agenas

Il primario Enrico Coscioni
Il primario Enrico Coscioni
di Petronilla Carillo
Sabato 4 Maggio 2024, 08:00 - Ultimo agg. 08:24
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I giudici del Riesame depositano le prime ordinanze: sono quelle con le quali vengono rigettati i ricorsi presentati dai medici sospesi dagli incarichi sanitari presso l’azienda ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona perché nell’equipe medica del primario Enrico Coscioni quando questi operò Umberto Maddolo, paziente poi deceduto e nella cui arteria fu ritrovata una garza.

Ancora non è stato sciolto, invece, il nodo legato alla posizione di Coscioni all’interno dell’Agenas per la quale è arrivata la rimozione da parte del Governo che ha ritenuto le accuse rivolte all’ex primario, consulente della sanità del governatore Vincenzo De Luca, «molto gravi». Ricorso, questo, presentato invece dalla procura di Salerno, guidata dal procuratore capo Giuseppe Borrelli e dal vicario luigi Alberto Cannavale. I medici interdetti, ricordiamo sono l’anestesista Pietro Toigo (difeso dall’avvocato Giovanni Sofia) , i cardiochirurghi Gerardo Del Negro e Francesco Pirozzi e il chirurgo vascolare Aniello Puca che restano sospesi rispettivamente per nove e sei mesi dal gip Piero Indinnimeo. Coscioni,difeso dagli avvocati Agostino De Caro e Gaetano Pastore, ha avuto l’interdizione più lunga: dodici mesi.

Il fascicolo d’inchiesta fu aperto dopo il decesso dell’anziano operato dal cardiochirurgo e dal suo team i quali, secondo l’accusa, non avrebbero adottato le procedure previste dall’intervento e avrebbero anche dimenticato nel cuore del paziente una garza che, secondo quanto rilevato dal gip, sarebbe stata una concausa della morte di Umberto Maddolo.

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Il giudice per le indagini preliminari aveva già emesso una ordinanza di rigetto della revoca della misura interdittiva per ciascun medico dopo l’interrogatorio di garanzia.

In quella circostanza parlarono tutti spiegando la propria posizione, raccontando le procedure adottate ma, secondo il gip, sarebbero emerse delle forti incongruenze dai loro resoconti. Dinanzi ai giudici del Riesame sarebbero dunque state portate anche interessanti testimonianze di alcuni dei medici indagati che confermerebbero alcuni profili di responsabilità .

Sono quattro, ricordiamo, i profili di responsabilità riconosciuti dal gip a carico di Coscioni e della sua equipe. Innanzitutto le modalità di preparazione dell’intervento al quale viene sottoposto Maddolo (morto il 20 dicembre del 2021); quindi le scelte relativamente all’esecuzione dell’intervento; le modalità di esecuzione dello stesso, con riferimento anche all’aver lasciato nel cuore del paziente un lembo di garza; infine la gestione dell’evento critico che ha poi causato il decesso. ora si attende l’ordinanza con la quale i giudici del Riesame decidono se accogliere o meno la richiesta della procura di sospendere Coscioni anche dall’incarico Agenas.

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